Coronavirus, situazione detenuti in Sicilia. Sovraffollamento non uniforme: chieste misure per evitare contagio nelle carceri

Coronavirus, situazione detenuti in Sicilia. Sovraffollamento non uniforme: chieste misure per evitare contagio nelle carceri

PALERMO – Evitare al massimo il rischio di contagio da Coronavirus all’interno delle carceri e approvare misure al più presto. Sarebbe questo quando chiesto dai garanti dei detenuti di tutta Italia in una lettera mandata al Presidente della Repubblica e al Governo.

Tra di loro anche il garante dei detenuti in Sicilia, Giovanni Fiandaca, il quale ha fatto anche una sorta di punto della situazione delle carceri siciliane. Fiandaca ha parlato di necessità di sfoltire le celle nella situazione attuale, nonostante quelle siciliane non risultino particolarmente sovraffollate.

Secondo le parole del garante, però, tale situazione di non particolare sovraffollamento sarebbe così solo sulla carta. Infatti, secondo una sua ricerca aggiornata al 25 marzo, la situazione in Sicilia si presenterebbe a macchia di leopardo, con istituti di pena dove ci sono ancora posti disponibili e altri sovraffollati, a cominciare da Catania, la provincia con il maggior numero di contagiati da Covid-19.

Nella città etnea entrambe le carceri avrebbero superato la capienza regolamentare: a Bicocca sarebbero reclusi in 196 a fronte di una capienza regolamentare di 138 posti, mentre all’istituto penitenziario Piazza Lanza vivrebbero in 299 a fronte di una capienza di 279. Sovraffollate, nell’ambito delle città metropolitane, anche le celle del Pagliarelli a Palermo: ci sarebbero 1356 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 1182.

Fiandaca, inoltre, avrebbe chiesto di adottare misure legislative molto più incisive per portare nel giro di pochi giorni la popolazione detenuta sotto la soglia della capienza regolamentare fissata per gli over 65 infermi e per i detenuti affetti da gravi patologie.

Immagine di repertorio