Coronavirus, studenti e lavoratori davanti ai pc: i rischi legati al prolungato uso di dispositivi elettronici

CATANIA – L’emergenza Coronavirus e il decreto “iorestoacasa”  ha portato a numerose restrizioni, costringendo gli italiano a rimanere nelle proprie abitazioni. Quindi, studenti, professori e tutti i lavoratori in “smartworking” si sono ritrovati a dover svolgere le proprie attività in via telematica. Ma non solo, oltre al lavoro digitale, molti italiani, soprattutto i più giovani, si ritrovano davanti a dispositivi elettronici anche per diletto, a esempio per vedere una serie oppure per giocare online, duplicando le ore di utilizzo dei computer, tablet e cellulari.

Ma non è tutto oro quel che luccica, infatti, se da una parte la tecnologia ci sta aiutando a superare questi giorni di quarantena, d’altra parte l’eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici porta a una serie di disturbi.

Ad esempio, passare più di 3 ore davanti a un monitor incrementa di oltre il 50% i problemi legati a muscoli e ossa determinati dal mantenimento prolungato di una postura sbagliata (busto troppo proteso in avanti o indietro).

Ma non solo, l’uso prolungato di cellulari e computer può causare la sindrome dell’occhio secco. Quest’ultima è una patologia che, a causa di una riduzione quantitativa o alterazione del film lacrimale, provoca la disidratazione cronica della congiuntiva e della cornea, provocando un’irritazione. Questa è causata dal fatto che, guardando uno schermo retroilluminato per molto tempo, tendiamo a spalancare gli occhi e battere poco le palpebre.

Non possiamo inoltre non prendere in considerazione le cefalee causate dall’eccessivo e prolungato utilizzo dei dispositivi (luci blu degli schermi).

Infine, nei casi più gravi, l’eccessivo utilizzo di computer può causare una vera e propria sindrome di astinenza.

Per poter ridurre al minimo i rischi legati all’eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici basta seguire dei semplici suggerimenti da adottare ogni giorno:

  • lo schermo, nel caso del computer, deve essere sufficientemente ampio, essere posizionato dai 50 ai 70 centimetri di distanza, con un buon contrasto, senza sfarfallii, non opaco;
  •  alzarsi ogni 40 minuti per una piccola passeggiata o compiere pochi esercizi mirati alla distensione muscolare ed alla riattivazione della circolazione.
  • per combattere l’occhio secco, un gruppo di studiosi americani ha proposto una serie di semplici esercizi come ad esempio sbattere le palpebre venti volte di fila ogni venti minuti e, in aggiunta, distogliere lo sguardo dallo schermo e per 20 secondi fissare un oggetto lontano.