CATANIA – Su Facebook un cittadino del capoluogo etneo ha pubblicato un video, che in poco tempo ha fatto il boom di visualizzazioni, nel quale minaccia gravemente il primo cittadino di Catania. Non mancherebbero le “promesse” di prenderlo a calci, di “svaligiare la casa” e sosterrebbe di non avere paura del carcere.
Il tutto sarebbe stato generato dal fatto che l’autore del video avrebbe ricevuto le cartelle di pagamento della tassa per la raccolta dei rifiuti. Il Comune, però, ribadisce che l’invio di tali bollettini è stato avviato prima che scoppiasse l’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi, tra le altre cose, i termini per il pagamento della TARI sono stati spostati al primo giugno.
La polizia postale di Catania ha avviato le indagini relative al filmato in questione per far chiarezza su questo episodio.
Inoltre, l’amministrazione comunale ha espresso parole di vicinanza per quanto accaduto: “Respingiamo fermamente questi atteggiamenti ingiusti e gravissimi, al limite dell’istigazione alla violenza criminale e siamo certi che le forze dell’ordine e la magistratura sapranno porre un argine a questi inqualificabili comportamenti, tanto più in un momento delicatissimo di emergenza come quello che stiamo attraversando. Siamo tutti consapevoli della difficilissima condizione attuale dei nuclei familiari, ma soltanto rimanendo uniti e attuando condotte responsabili ci potremo tirare fuori da questa condizione, rispettando la legge e respingendo atteggiamenti gli atteggiamenti minacciosi e violenti di taluni, che vanno emarginati e severamente sanzionati“.
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