Lutto nel Catanese, è morta Gabriella Guerini: era il simbolo dell’antiracket etneo

Lutto nel Catanese, è morta Gabriella Guerini: era il simbolo dell’antiracket etneo

CATANIA – È morta ieri Gabriella Guerini, simbolo dell’antiracket etneo. Aveva 74 anni.

Originaria di Brescia, si trasferisce a Catania con il padre, che era un piccolo imprenditore, e già a partire dagli anni ’60 arrivano le prime minacce e tentativi di estorsione che il padre riesce a respingere.

Diventata adulta, decide di fondare con il marito, il quale era anch’egli imprenditore, un’impresa. Le prime minacce giungono nel 1982 e nel tempo ne seguirono attentati, richieste di pizzo fino ad arrivare all’incendio che distrusse l’edificio aziendale nel 1991.

Gabriella non si arrende alle minacce e dalla sua esperienza decide di prendere parte al mondo dell’antiracket. Nel 2006 diventa presidente dell’associazione Antiracket Antiusura Etnea (Assae).

Ormai da qualche anno lo sportello dell’associazione in cui operava, l’Asaae, era a Sant’Agata Li Battiati. Il sindaco Marco Rubino è profondamente dispiaciuto da quanto accaduto: “La nostra città perde un importante punto di riferimento, conforto ed accoglienza per le vittime della criminalità. Esempio puro della cultura della legalità”.

Il Coordinamento siciliano e il direttivo nazionale di “SOS impresa – Rete per la Legalità” si uniscono al dolore della famiglia Sicuro per la scomparsa di Gabriella Guerini, simbolo della lotta al racket a Catania e presidente storica dell’associazione “Antiracket Antiusura Etnea” di Sant’Agata Li Battiati.

Una perdita che ha colto di sorpresa i dirigenti regionali Pippo Foti e Mauro Magnano, così come Luigi Cuomo, presidente nazionale di “SOS impresa – Rete per la Legalità”. Lunga, infatti, la loro frequentazione con la Guerini, da anni punto di riferimento per la sua provincia. Solo una settimana fa il vicepresidente nazionale, Pippo Scandurra, l’aveva sentita per sincerarsi delle sue condizioni di salute, che non parevano così preoccupanti.

“Gabriella ha lasciato un enorme vuoto – affermano i dirigenti di Sos Impresa -. Sarà veramente difficile pensare al movimento antiracket siciliano e nazionale senza di lei”.