Giornata Mondiale dell’acqua: un bene troppo prezioso e un diritto che non può essere negato all’umanità

Giornata Mondiale dell’acqua: un bene troppo prezioso e un diritto che non può essere negato all’umanità

Come ogni anno, il 22 marzo rappresenta la data in cui ricorre la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), la quale venne istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. Sin dal principio gli Stati aderenti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sedevano alla volta della promozione di numerose iniziative e attività, concretizzabili in ciascuno dei propri paesi, per la promozione e per la corretta gestione dell’acqua.

Con una cadenza triennale, a partire dal ’97, il World Water Council convocava il Word Water Forum, un consiglio che si riuniva per elaborare delle strategie di azione idonee a raggiungere degli obiettivi comuni, attraverso la raccolta di contributi e fondi per la risoluzione delle problematiche e delle emergenze locali, regionali e globali.

Tutto ciò fece in modo che nel 2005 anche Organizzazioni non governative iniziassero a prendere in considerazione tale iniziativa, al fine di contribuire alla sensibilizzazione dei popoli sul sempre più importante tema dell’acqua.

L’Italia vi prese parte per la prima volta solo nel 2012, a Marsiglia.

Quest’anno, in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Acqua 2020 si pongono i riflettori sul tema legato al rapporto che intercorre inevitabilmente tra i cambiamenti climatici e l’acqua.

Non possiamo permetterci di aspettare. L’acqua può aiutare a combattere i cambiamenti climatici. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere”. È proprio questo lo slogan, che invita tutti noi, essendo parte dell’intera comunità e dell’ecosistema, ad essere parte integrante ed attiva per il cambiamento, attraverso la messa in atto di semplici condotte che possano aiutare l’ambiente nel quale viviamo.

I cambiamenti climatici aumentano la variabilità del ciclo dell’acqua, inducendo eventi meteorologici estremi, riducendo la prevedibilità della disponibilità d’acqua, incidendo sulla qualità dell’acqua e minacciando lo sviluppo sostenibile e la biodiversità in tutto il mondo. I piani d’azione per affrontare i cambiamenti climatici devono essere integrati in diversi settori e coordinati a livello transnazionale. E devono avere una cosa in comune: una gestione idrica sicura e sostenibile“. Questo rappresenta soltanto il succo della Sintesi della politica delle Nazioni Unite sull’acqua in materia di cambiamenti climatici. 

Il cambiamento climatico può sembrare spaventoso e scoraggiante afferma, inoltre, il Segretario Generale delle Nazioni Unite – ma c’è un semplice passo che si può fare immediatamente e che farà una grande differenza: non sprecare acqua“.

Un piccolo contributo di ciascuno di noi potrebbe, quindi, significare tanto per la salute dell’intero pianeta, per la nostra e per quella dei nostri figli e nipoti. Il solo fatto di avere a disposizione acqua potabile e pulita non vuol dire che questa sia infinita e per questo dovremmo difendere il diritto di ciascuno ad averne a disposizione sempre, attuando nel nostro piccolo delle misure idonee a prevenirne lo spreco ingiustificato.

Dovremmo ricordarci, che per un numero di persone pari a 2,2 miliardi la vita quotidiana non è altro che una ruota intorno alla quale girare attorno per ottenere acqua potabile e pulita per la propria sopravvivenza. Non dobbiamo darlo per scontato. Non possiamo dimenticare che l’accesso all’acqua rappresenta un diritto di base e non temporaneo, che deve poter essere garantito a ciascun essere umano in ragione del riconoscimento del diritto alla salute e alla dignità di tutti.

Questo argomento si pone a metà tra passato e presente, trascinando con se anche tante storie di disuguaglianze sociali, di diversità territoriali, di razzismo, malattie e sfruttamento di donne, alle quali come ricordiamo spettava il compito di procurarsi l’acqua per la famiglia pur non essendo in grado, a causa delle condizioni fisiche e dei pesantissimi carichi, di poterlo fare.

È importante, dunque, trasformare i concetti e le parole in fatti ed azioni. Dobbiamo capire che con un singolo gesto e dell’attenzione in più potremmo davvero fare la differenza, a partire dal chiudere i rubinetti per finire con il riutilizzo dell’acqua piovana.

E proprio questo potrebbe essere il presupposto per iniziare a costruire la strada percorsa dalle Nazioni Unite, che ha posto il problema dell’acqua come sesto obiettivo di Sviluppo Sostenibile con cui si intende garantire entro il 2030 la disponibilità e la gestione sostenibile delle risorse idriche per tutti gli abitanti della Terra.

In Italia un’altra delle maggiori criticità legate alle risorse idriche è inoltre legata all’inconsapevolezza del problema. Da un sondaggio, realizzato dal quotidiano La Repubblica su un campione di mille persone fra 18 e i 65 anni, emerge ad esempio che solo 2 italiani su 10 pensano che la scarsità d’acqua sia già un problema.

Risulta fondamentale ricordare, come questa importante iniziativa si aggiunge e si pone a sostegno di un anno, il 2019, già assai ricco di battaglie sociali legate ai cambiamenti climatici. Non scordiamoci le iniziative e le lotte portate avanti dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, le quali hanno dato il via ad un’azione di massa volta alla ricerca di rimedi utili al contrasto dei cambiamenti climatici.

In conclusione, in ragione dell’importantissima Giornata Mondiale dell’Acqua, tutti gli appassionati di fotografia e gli attivisti per il cambiamento climatico potranno partecipare al concorso World Water Day Photo Contest che ha luogo per il quarto anno consecutivo con l’obiettivo di puntare alla raccolta di immagini e foto sul tema dell’acqua.

Immagine di repertorio