Catania, piccole e medie imprese in ginocchio per l’emergenza Coronavirus. Parisi: “Servono ulteriori soluzioni”

Catania, piccole e medie imprese in ginocchio per l’emergenza Coronavirus. Parisi: “Servono ulteriori soluzioni”

CATANIA –Il decreto Cura Italia non è sufficiente ad aiutare i possessori di partita Iva a risollevarsi da questo periodo di profonda emergenza. Servono ulteriori soluzioni“.

Il Comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, lancia una serie di iniziative al sindaco di Catania, al presidente della Regione Sicilia e alla Deputazione Romana.

Le banche che potrebbero dare la possibilità di prelevare i soldi dal proprio conto corrente dopo ulteriori 30/60 giorni invece del 16 del mese successivo per il pagamento delle carte di credito“.

Prosegue Parisi: “Si tratterebbe di una forma di microcredito gratuito, o quasi,  facile da attuare e che rappresenterebbe ossigeno puro per moltissimi imprenditori oggi in crisi“.

Conclude il comitato: “Altra proposta sarebbe quella di non effettuare proteste sulla firma per quanto riguarda assegni o cambiali. Si tratterebbe di una ulteriore opportunità con la possibilità di rinegoziare i ‘pagherò’. Una specie di sanatoria dai costi irrisori per gli istituti bancari ma dai grandi vantaggi per migliaia di piccole e medie imprese“.

Immagine di repertorio