Polizia metropolitana attiva nel contrasto al Covid-19, controlli tra autocertificazioni dubbie e aree insolitamente trafficate

Polizia metropolitana attiva nel contrasto al Covid-19, controlli tra autocertificazioni dubbie e aree insolitamente trafficate

MESSINA – Il contenimento dei rischi legati al contagio da Covid-19 è rapidamente divenuto la priorità nell’attività del corpo di polizia metropolitana, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel D.C.P.M. del 9 marzo scorso.

Il comandante colonnello Antonino Triolo ha organizzato una serie di servizi finalizzati al controllo della regolarità degli spostamenti dei cittadini lungo la viabilità provinciale, nei centri urbani della provincia e nella città di Messina.

La Polizia Metropolitana si sta occupando, su disposizione del Questore di Messina, anche “di disporre adeguati controlli, nei riguardi dei pullman di passeggeri, viaggianti in ambito provinciale, lungo gli assi di transito degli stessi”: a tal fine sono stati predisposti servizi nei vari terminal dei pullman finalizzati alla verifica della regolarità degli spostamenti dei viaggiatori provenienti dai vari centri della provincia.

Dai rapporti del Corpo, emerge che i controlli hanno evidenziato come i passeggeri dei pullman fossero tutti dotati di regolare autocertificazione giustificativa dello spostamento, fermo restando i riscontri successivi. Dalle ispezioni sulla viabilità provinciale si sono evidenziate alcune criticità, su cui bisognerà intervenire, come traffico elevato in alcune zone del territorio e autocertificazioni dubbie. Nel caso in cui alcune risultassero false, si procederà alla denuncia all’autorità giudiziaria.

Il sindaco Cateno De Luca, nel commentare il rapporto della polizia metropolitana, ha sottolineato che i controlli, anche serrati e duri, servono a rendere la gente consapevole dei rischi legati alla diffusione del virus e della stretta correlazione tra spostamenti e contagio: “La cautela deve essere massima, soprattutto in un territorio come il nostro, con un sistema sanitario fragile e impreparato a gestire un contagio con numeri elevati”.