Separati e divorziati: con chi stanno i figli ai tempi del Coronavirus? Intanto proseguono le udienze familiari…

Separati e divorziati: con chi stanno i figli ai tempi del Coronavirus? Intanto proseguono le udienze familiari…

In questi giorni di quarantena forzata, molti genitori separati o divorziati mi hanno chiesto: “Avvocato, posso andare a trovare i miei figli?”. La risposta è sì.

Nel decreto del Presidente del Consiglio dell’11 marzo 2020, infatti, fare visita ai propri figli o condurli presso di sé sono considerati spostamenti necessari, dunque consentiti. Ciò significa che, se le Forze dell’Ordine dovessero fermarvi per strada per qualche controllo, non correte il rischio di essere sanzionati.

Ovviamente il diritto-dovere di visita va esercitato sempre nel rispetto dei tempi e delle modalità stabilite dal giudice con la sentenza di separazione o di divorzio. In altre parole: il tempo di frequentazione genitore-figlio non può subire limitazioni, esclusi chiaramente i casi di isolamento legati al contagio.

Va da sé che in una situazione nuova e d’emergenza come questa, la collaborazione tra i genitori a tutela dei figli è fondamentale. Sarebbe ragionevole, ad esempio, che il bambino stesse con il genitore che lavora da casa (cosiddetto smart working).

E se i genitori vivono in città o regioni diverse?

Il diritto di visita, purtroppo, non può essere esercitato. In questo caso prevale un interesse superiore, che è quello della salute di tutti i cittadini e del contenimento quanto più possibile del contagio da Coronavirus. Che ben venga allora la tecnologia! Genitori e figli potranno vedersi su Skype, su FaceTime o su WhatsApp. E’ il caso, ovviamente, che l’altro genitore favorisca questi incontri il più possibile per garantire il diritto del bambino alla bi-genitorialità.

Udienze in materia familiare

Se la giustizia si è fermata, proseguono invece le udienze relative alle “crisi familiari”. Così, ad esempio, continuano a essere celebrati i procedimenti in materia di matrimonio, parentela, affinità, alimenti e quelli dinanzi al Tribunale per i minorenni in materia di adozioni, minori stranieri non accompagnati, interruzioni di gravidanza e atti violenti nella sfera familiare che possono portare ad adottare ordini di protezione contro gli abusi familiari.

Riguardo alle cause presidenziali di separazione, divorzio e relative a coppie di fatto, ogni tribunale può decidere autonomamente se sospenderle o meno. La maggior parte delle udienze in materia non sono ancora state sospese nel territorio nazionale e, se rinviate, slitteranno oltre il 31 maggio. In caso di interruzione, però, se l’avvocato ritiene che la ritardata trattazione dell’udienza possa essere dannosa per il proprio assistito o per il minore o i minori coinvolti, può depositare telematicamente un’istanza di trattazione urgente che sarà valutata dai giudici.