Coronavirus, Federfarma richiede provvedimenti urgenti a tutela di operatori e pazienti:  servizio “a battenti chiusi”

Coronavirus, Federfarma richiede provvedimenti urgenti a tutela di operatori e pazienti: servizio “a battenti chiusi”

CATANIA – Analogamente alla Federfarma Palermo, le associazioni farmacisti di Catania e Siracusa, insieme agli Ordini di competenza, si muovono a tutela della categoria,  richiedendo ai Prefetti delle rispettive città provvedimenti urgenti, volti al contenimento del diffondersi del virus Covid – 19, come da D.P.C.M. dell’11 marzo scorso.

Atteso che la Farmacia rappresenta un presidio insostituibile per i cittadini sul territorio, in modo ancor più evidente in questo periodo di grave emergenza – si legge nelle lettere dei presidenti Federfarma, cofirmate dai presidenti degli Ordini Farmacisti, delle due province siciliane -. Tenuto conto del fatto che sono già state previste misure di prevenzione atte a limitare il contagio del virus, che comportano la necessità di mantenere una distanza di sicurezza minima tra i pazienti in attesa all’interno delle  farmacie, tra loro e tra questi ultimi e il personale sanitario che opera al loro interno, e considerato che molte farmacie non sono nella condizione di poter garantire il rispetto di tali distanze a causa delle ridotte dimensioni dei locali […], ci pregiamo chiederLe di disporre un provvedimento avente carattere di massima urgenza, […] che possa consentire alle farmacie operanti nelle province di Catania e Siracusa di poter svolgere il servizio anche a battenti chiusi, sino al termine dell’emergenza sanitaria in corso“.

Ciò è avvalorato anche dalla difficoltà, da parte di coloro che operano in questo settore, di reperire dispositivi di protezione personale, già richiesti alla Protezione Civile sia a livello nazionale che regionale, di primaria importanza per scongiurare il pericolo di contagio e di conseguente quarantena, nei confronti di chi opera all’interno delle farmacie, che non avrebbero così possibilità di garantire il servizio.

Richiedono, inoltre, di disporre un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine nel tardo pomeriggio e nelle ore serali, considerato che con la chiusura degli esercizi commerciali e di bar e ristoranti, le strade diventano praticamente deserte, esponendo chi resta in farmacia e i pazienti a un maggiore rischio di rapine.

Immagine di repertorio