Lotta alla legalità anche nelle isole ecologiche di Catania: l’avviso per “utenti non domestici”

Lotta alla legalità anche nelle isole ecologiche di Catania: l’avviso per “utenti non domestici”

CATANIA – È affisso da alcune settimane nella grata di una delle finestre del prefabbricato dove stazionano gli operatori ecologici dell’isola ecologica del viale Tirreno di Catania, un foglio di carta con indicazioni sullo smaltimento di rifiuti specifici per “utenti non domestici“.

Legno solo pochi pezzi. No camion, no furgoni, no moto ape. Solo utenze domestiche. Materiale edile massimo tre sacchi. No ditte e no muratori“. Cita così l’avviso (visibile nella foto in basso) non ancora ufficializzato dal marchio Dusty e Comune di Catania, di cui vi anticipavamo sopra e su cui – viste le numerose segnalazioni giunte alla nostra redazione – abbiamo deciso di chiedere maggiori delucidazioni direttamente all’azienda che si occupa del riciclo dei rifiuti e dei servizi ambientali.

Se anche voi transitando nell’isola ecologica in questione vi siete chiesti se qualcosa sia cambiato e perché, da alcune settimane, gli utenti non domestici devono conferire soltanto tre sacchetti di materiale al giorno (circa 30 chili), la risposta è semplice, chiara e concisa e può essere racchiusa in un’unica parola: legalità.

Quello che gli operatori ecologici, tramite quel foglio affisso, hanno cercato di fare infatti, è rendere più chiaro quanto spesso a parole non viene compreso. Perché d’altronde, si sa, “Verba volant scripta manent” (“Le parole volano gli scritti rimangono“). E così è stato deciso anche per il conferimento dei rifiuti nelle isole ecologiche.

Nulla è cambiato o è stato modificato dal 18 febbraio scorso” – data in cui il Comune di Catania ha conferito alla Dusty altri trecento giorni fino al volgere di una nuova gara – “ogni utente non domestico sa benissimo che in ogni isola ecologica non è possibile conferire oltre 30 chili di rifiuti al giorno. L’avviso – spiega la Dusty – è specifico per gli artigiani, i commercianti e le industrie che, grazie al F.I.R. (Formulazione Identificazione Rifiuto) sono a conoscenza di dove andare a conferire i rifiuti e cioè negli appositi impianti“.

C’è da dire, per chi non lo sapesse, che questa “regola” – così come le restanti – è stata decisa dal Comune di Catania. Sulle decisioni prese dall’azienda di smaltimento rifiuti vige, infatti, l’Art. 8 del regolamento del Comune etneo che, ad oggi, non ha subìto nessuna modifica. “Sono assimilati a rifiuti urbani i rifiuti speciali non pericolosi in possesso dei requisiti previsti dal punto 1.1.1. della delibera interministeriale del 27 luglio 1984 del Comitato Interministeriale di cui all’art. 5 del D.P.R. 10/09/1982 n° 915, purché prodotti in quantità inferiore a 30 kg/giorno per utenza“. E ancora: “Sono assimilabili a rifiuti urbani, i rifiuti speciali non pericolosi in possesso dei requisiti previsti dal punto 1.1.1. della delibera interministeriale del 27 luglio 1984 del Comitato Interministeriale di cui all’art. 5 del D.P.R. 10/09/1982 n° 915, prodotti in quantità eccedente i 30 kg/giorno per utenza“.

Questo è quanto si legge nello specifico nell’Art. 8 del regolamento e che, anche la Dusty ci ha spiegato. Quando poc’anzi vi parlavamo di legalità, lo abbiamo fatto per il semplice motivo che spesso, anche se non sempre noto, anche all’interno delle isole ecologiche possono accadere delle “incomprensioni” tra chi porta i rifiuti – e dunque gli utenti – e gli operatori. Una lotta al corretto rispetto delle regole per una città più vivibile, civile e appunto legale.

Dal 18 febbraio, per le due isole ecologiche, nulla è cambiato: orari e conferimenti sono sempre rimasti uguali. Anzi, se c’è qualcosa che è cambiato ma in positivo, è che gli step del porta a porta sono aumentati“, conclude la Dusty.

Un cartello ufficiale comunque arriverà prossimamente nelle due isole ecologiche di Catania per continuare, ancora una volta, a fare chiarezza sul conferimento rifiuti e sulle regole che, da buon cittadini, tutti dobbiamo rispettare.