Giovane migrante creduta morta a Lampedusa e salvata da Pietro Bartolo: commovente incontro tra Kebrat e l’europarlamentare

Giovane migrante creduta morta a Lampedusa e salvata da Pietro Bartolo: commovente incontro tra Kebrat e l’europarlamentare

LAMPEDUSA E LINOSA – Grande gioia per l’eurodeputato Pietro Bartolo, medico originario di Lampedusa e Linosa (Agrigento) noto per essere stato per diversi anni responsabile delle prime visite ai migranti giunti sull’isola di Lampedusa.

Un lavoro fatto sempre con dedizione e amore, che ha reso il 64enne una delle persone più stimate dalla comunità. Lo dimostra l’affetto di una delle persone salvate dal medico, la giovane Kebrat, che lo ha sorpreso con una visita a Bruxelles.

Il viaggio è stato organizzato da Comitato 3 ottobre e ha regalato grandi emozioni al parlamentare europeo, che ha raccontato la storia di Kebrat in un post su Facebook.

“Molti di voi questa storia la conoscono bene, perché mi è rimasta nel cuore e non ho mai smesso di raccontarla. È la storia di Kebrat, una ragazza arrivata sul molo di Lampedusa senza polso, senza battito, durante il naufragio del 3 ottobre 2013. Sembrava morta, era già in un sacco, con la cerniera chiusa. Dovevo soltanto costatarne il decesso. Eppure, ho sentito qualcosa, ho auscultato meglio. È stata una corsa contro il tempo, l’ambulatorio, il primo soccorso, il trasporto in elicottero fino al reparto di rianimazione più vicino. Non era finita, per Kebrat. Oggi gli amici del Comitato Tre Ottobre mi hanno fatto questa sorpresa immensa, hanno portato Kebrat qui, in Parlamento Europeo a Bruxelles. I nostri occhi lucidi dicono il resto. Grazie”.

Fonte immagine: Facebook – Pietro Bartolo