La nomina giudiziale dell’amministratore di condominio

La nomina giudiziale dell’amministratore di condominio

La funzione dell’amministratore di condominio, soprattutto nei condomini con numerose unità abitative, diventa di fondamentale importanza per la gestione dell’intero complesso, delle spese, dei lavori di ristrutturazione oltre che del quieto vivere generale.

Può accadere però, per varie ragioni, che un condominio si trovi a non avere un amministratore e gestire pertanto l’amministrazione in maniera “casalinga”. La legge stabilisce che la nomina di un amministratore di condominio è obbligatoria quando i condomini sono più di otto. Pertanto, se nel palazzo ci sono fino a otto proprietari, questi potrebbero anche fare a meno di nominare un amministratore: con più di otto unità immobiliari, invece, la nomina dell’amministratore diventa obbligatoria.

Chi può chiedere la nomina?

Oltre all’assemblea, ciascun condòmino può rivolgersi all’autorità giudiziaria per richiedere la nomina di un amministratore condominiale, quando manca del tutto un amministratore e vi sono i presupposti previsti dalla legge per l’obbligatorietà della nomina di un amministratore di condominio (ossia quando i condòmini sono più di 8).

Sarà dunque necessario, possibilmente per il tramite di un avvocato, rivolgersi al Tribunale competente affinché stabilisca il nome dell’amministratore incaricato. Il Giudice fisserà con decreto l’udienza e il ricorrente dovrà notificare il ricorso e il decreto agli altri condomini non ricorrenti, entro il termine stabilito dal Giudice.

In tal modo il Tribunale, in camera di consiglio, si sostituirà alla volontà assembleare, rimasta inerte, nominando un amministratore giudiziario. Dal momento della nomina, l’amministratore giudiziario avrà tutti i poteri, i doveri e responsabilità di un amministratore condominiale.

Sarà opportuno inoltre per il condomino che intende ottenere giudizialmente il nuovo amministratore, avere la condivisione da parte di alcuni condomini interessati a tale nomina, affinché le spese legali necessarie siano equamente distribuite tra loro.