All’Istrione leggera e dissacrante ironia per il sesso complicato di “The Prudes”

All’Istrione leggera e dissacrante ironia per il sesso complicato di “The Prudes”

CATANIA – Si ride, si scherza e può capitare di rivedersi in Jessica e James e i loro problemi di coppia legati al sesso, protagonisti dell’atto unico “The Prudes” dello scozzese Anthony Neilson, tradotto da Natalia Di Giammarco, per la regia di Gianluigi Fogacci, in scena questo fine settimana al Teatro L’Istrione.

La coppia, interpretata in modo garbato e ironico da Carlotta Proietti, figlia dell’istrionico Gigi, e Gianluigi Fogacci, dopo 14 mesi di astinenza a cui non vuole e non può rassegnarsi decide il tutto per tutto scegliendo di consumare l’amplesso pubblicamente, davanti a quel pubblico che invitano ad assistere al loro successo o insuccesso come strategia di una terapia d’urto, che li scuota da questo torpore che li ha avvolti e in parte stravolti.

Il sesso che nella coppia non esiste più non è altro che la punta dell’iceberg per raccontare cosa non va più tra i due, com’era la loro intimità prima di questo black out e tutto quello che sono diventati, riportando alla memoria episodi del passato anche più lontano come i primi approcci con la sessualità e quei traumi che hanno segnato il loro cammino futuro.

La regia e il ritmo dello spettacolo, arricchita dai costumi di Susanna Proietti e le musiche originali di Giovanna Mancini, sono veloci e ben cadenzati dall’interpretazione dei protagonisti che riescono ad instaurare con il pubblico un dialogo confidenziale e amichevole facendo emergere quelle paure e quelle debolezze dell’uomo e della donna, che seduti ad un tavolino davanti ad una bottiglia di vino, tra grottesco e surreale con un raffinato gioco metateatrale, antepongono se stessi e i loro desideri personali alla coppia, con delle esilaranti conversazioni e dei singoli monologhi che non hanno e non possono avere una continuazione dialogica.

Quella che doveva essere l’ultima chance per una coppia alla deriva diventa un gioco al massacro, che tra simpatiche risate e divertenti siparietti comici, come la costrizione da parte di lui di far travestire lei da infermiera sexy o ancora peggio da Wonder Woman, decreta la fine di tutto portando Jessica e James a una ormai abituale inappetenza sessuale per una presa di coscienza collettiva e non solo dei due protagonisti.