“Lasciateci in pace”: dimessa dalla clinica la madre. In Procura continuano le indagini

“Lasciateci in pace”: dimessa dalla clinica la madre. In Procura continuano le indagini

CATANIA – Dimessa dalla clinica Gibiino di Catania Tania Laura Egitto, la madre della piccola Nicole, la neonata morta, due giorni fa, su un’ambulanza perché non c’erano posti disponibili nelle Utin degli ospedali del capoluogo etneo. La donna accompagnata dai familiari è salita su un’auto senza rilasciare dichiarazioni.

Avremmo dovuto organizzare una festa, invece stiamo per organizzare un funerale: dovevamo uscire in tre dalla casa di cure, invece stanno uscendo in due. La nostra famiglia non accusa alcuno, ma vogliamo soltanto chiarezza, verità e giustizia. Ci affidiamo alla magistratura, in cui abbiamo piena fiducia” queste le parole di  Francesco Egitto, padre di Tania Laura, e nonno di Nicole che oggi ha,però, mostrato il suo disappunto nei confronti della stampa: Chiedo rispetto, lasciateci in pace, fateci uscire dalla clinica tranquilli. Siamo stanchi. Fateci uscire senza assalirla“.

Intanto in Procura continuano le indagini e da una preliminare valutazione della documentazione fin qui acquisita, sembrerebbe che la morte della bimba sia dipesa da una serie di concause, sin dal parto e dalle terapie effettuate nelle primissime fasi di vita.

Gli accertamenti puntano anche sulle modalità di reazione delle strutture centrali, a partire dal 118, e sui tempi e le modalità di utilizzo dell’ambulanza nonché sull’adeguatezza del personale sanitario rispetto all’emergenza che si prospettava. 

Domani si saprà il numero degli indagati e verrà conferito l’incarico di consulenza medica ad un collegio composto da un ginecologo, uno specialista di neonatologia e rianimazione e da un medico legale.

Intanto la famiglia si chiude nel dolore e Tania Laura affida i suoi pensieri a un sentito messaggio sulla sua pagina Facebook che ha ormai fatto il giro del web:Ci sono tanti tipi di amore e noi abbiamo avuto la fortuna di provarli tutti, il più grande è senza dubbio quello per i propri figli ed io e Andrea lo proveremo per sempre per la nostra piccola Nicole che fin da subito dentro me ci ha regalato una gioia immensa e un amore infinito…….poi c è il dolore quello non vorresti mai provarlo sotto nessuna forma, ma lui t insegue..e noi siamo stati inseguiti e presi da quello più brutto, il dolore della perdita di un figlio..un dolore che ti spezza il cuore in mille pezzi, un dolore che ti svuota, ti toglie la voglia di vivere, perché la tua vita era la sua vita. La nostra bambina non c è più. . .e non per cause naturali, ma per un errore umano, tanti errori umani…quello che dicono i TG è solo una parte di verità…ma presto si avrà giustizia, presto tutto verrà alla luce e la mia bambina avrà pace.
Non mi hanno permesso di vederla, di stringerla a me, di accarezzarle la manina e farle sentire che io le ero vicino, me l hanno portata via, senza averle potuto dare il suo primo e ultimo saluto.
Piccola mia tu vivrai per sempre nei nostri cuori…. ricorderò ogni piccolo movimento che facevi dentro me fino a poco prima della tua nascita eri e sarai per sempre la mia piccola ballerina scatenata..
Ti amo amore di mamma”.

Molti i  commenti commossi, di piena partecipazione e solidarietà al suo dolore scritti da amiche, conoscenti o semplicemente mamme che riuscendo ad immedesimarsi percepiscono come propria la tragedia che ha colpito questa giovane coppia.

Ne frattempo, tra i vertici della sanità, il dibattito si fa sempre più serrato. Dopo le parole del ministro Lorenzin in merito a un possibile commissariamento della sanità in Sicilia, si diffonde la notizia della scelta di Lucia Borsellino di rassegnare le dimissioni. “Le parole del ministro Lorenzin sono state particolarmente dure e io ritengo che non ci siano più gli elementi minimi perché io possa proseguire il mio mandato, ecco perché annuncio le mie dimissioni

Ma le proteste contro quella che viene riconosciuta come una scelta avventata e inopportuna non si fanno attendere. Il governatore Rosario Crocetta rivolge un’appello all’assessore alla sanità, la combattiva figlia del magistrato assassinato nella strage di via D’Amelio del ’92: “Cara Lucia non mollare, in queste ore sto ricevendo decine di sollecitazioni affinché tu possa continuare il grande lavoro che hai fatto e fai per la sanità in Sicilia. Sono convinto che quando ci incontreremo al mio ritorno da Roma – aggiunge Crocetta – cara Lucia ragioneremo insieme sul percorso da fare per proseguire l’azione di risanamento e di qualificazione della sanità“.

O ancora, Giuseppe Laccotto deputato del Partito democratico, ex presidente della commissione Sanità all’Ars così si pronuncia:L’assessore Lucia Borsellino deve rimanere al suo posto per proseguire il processo di riforme avviate nel settore della Sanità. Un episodio drammatico e su cui occorre fare al più presto chiarezza ma reputo sbagliati gli attacchi alla persona dell’Assessore Borsellino alla quale va la mia totale solidarietà. Questa tragedia – continua Laccoto – deve invece portare ad una immediata riflessione sulla necessita’ di riformare il sistema del 118 e l’intera gestione dell’emergenza-urgenza in Sicilia” 

Ma come promesso nei giorni scorsi Lucia Borsellino, è già da stamattina al lavoro sul caso della neonata morta. E la conferma arriva dal capo della segreteria particolare dell’assessore Stefano Campo: “Stiamo lavorando” dice riferendosi alla vicenda della piccola Nicole.

Sul fronte delle indagini non si conosce ancora il numero esatto degli indagati che dovrebbe comunque superare la decina. Di certo saranno iscritti i 4 medici della clinica, il direttore sanitario, l’anestesista, il pediatra e il ginecologo e poi i 5 primari e gli altrettanti medici di guardia delle strutture Utin.

All’inizio della prossima settimana è prevista l’autopsia sulla neonata. Gli ospedali coinvolti sono quello di Siracusa e a Catania il Cannizzaro, il nuovo Garibaldi, il Policlinico e Il Santo Bambino. I magistrati stanno adesso valutando, anche, la posizione degli infermieri e del medico del 118 che la sera tra giovedì e venerdì assegnarono l’unico posto libero di rianimazione all’ospedale Paternò Arezzo di Ragusa.