Depistaggio su via D’Amelio, la deposizione di Di Matteo: “Non fu soltanto strage di mafia”

Depistaggio su via D’Amelio, la deposizione di Di Matteo: “Non fu soltanto strage di mafia”

CALTANISSETTA – Potrebbe non esserci solo la mafia dietro la strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992 che costò la vita al magistrato Paolo Borsellino e a cinque componenti della sua scorta.

Ad affermarlo in occasione di una deposizione al processo sul depistaggio delle indagini sull’attentato è l’ex pubblico ministero Nino Di Matteo che fece parte del pool che indagò sulla vicenda.

Secondo Di Matteo, oggi componente del Csm, la stessa sparizione dell’agenda rossa non sarebbe da imputare a Graviano.

Il depistaggio cominciò con la scomparsa dell’agenda rossa“, ha sottolineato Di Matteo. Il magistrato ha poi ribadito che le indagini sulla scomparsa dell’agenda appartenuta a Paolo Borsellino “partirono già il 20 luglio del 1992, il giorno dopo l’attentato“.

Immagine di repertorio