Scuola aperta e dinamica all’Istituto Vittorino da Feltre di Catania con il progetto #LRXCULTURE

Scuola aperta e dinamica all’Istituto Vittorino da Feltre di Catania con il progetto #LRXCULTURE

CATANIA – Cultura digitale e sperimentazione, tecnologia e innovazione, slancio propulsivo verso orizzonti nuovi in grado di valorizzare il territorio siciliano e le sue connaturate risorse materiali e immateriali. 

Questi e molti altri sono stati i temi dibattuti questa mattina durante un incontro tenuto all’Istituto Comprensivo Vittorino da Feltre, in via Durante, a Catania con la partecipazione di docenti e dirigenti scolastici.

Il meeting, voluto fortemente da Francesco Ficicchia, Dirigente dell’I.C. “V. Da Feltre”, in linea con la lotta alla dispersione scolastica e con la rinascita sociale ed economica del territorio intrinsecamente connessa ad un concetto di scuola aperta e dinamica, rientra nel processo di diffusione della tecnologia Blockchain nelle scuole italiane grazie al progetto #LRXCULTURE, nato dalla collaborazione tra la Piattaforma Blockchain LIRAX.ORG e l’Associazione Internazionale #DiCultHer.

 

 

Un approfondimento pratico, ha permesso di familiarizzare con #LRXCULTURE, una Piattaforma tecnologica che oggi rappresenta il luogo privilegiato in cui studenti, docenti e operatori culturali potranno non solo condividere le loro attività, ma anche accedere a servizi loro dedicati di Cyber Security, Intelligenza Artificiale, Certificazione e Tracciabilità dei loro lavori, tipici degli ambienti Blockchain. 

Grazie alla tecnologia blockchain, ovvero una struttura dati condivisa e immutabile, è possibile unire, in totale sicurezza, il knowhow del sapere e della conoscenza al mondo tecnologico costruendo e rendendo inalterabili processi produttivi ideati da menti creative e innovative. 

A spiegarcelo è stato Alessandro Civati, CEO LIRAX

 

 

Grazie alla semplicità d’uso, il mondo dell’istruzione potrà finalmente usare e sperimentare la Blockchain per nuove e preziose attività attraverso i servizi DiCult SIGN, DiCult BLOCK, DiCult TRACE, e molto altro come gli attestati e le certificazioni in Blockchain e il Servizio Crediti Culturali.

La certificazione, ha spiegato Civati, “parte dalla necessità di identificare la persona. L’individuo, lo studente, il docente si deve identificare, deve provare la sua identità e poi, in un’interfaccia davvero intuitiva, trascinare, copiare il suo documento all’interno della piattaforma. Quest’ultimo viene registrato sulla piattaforma Blockchain, tokenizzato e associato a un’identità specifica”. 

Ciò significa che un ragazzo che ha scritto un documento, una tesi, un brano musicale o un docente che ha realizzato un video insieme ai suoi alunni o creato materiale didattico, grazie alla tecnologia Blockchain, potranno comprovarne la paternità

Proseguendo nel loro percorso di crescita professionale, i giovani potranno inoltre dare valore alle loro idee e ai loro progetti e in seguito spendere le certificazioni e le competenze, adeguatamente registrate in totale sicurezza, per arricchire i loro curricula.

Proprio sull’importanza delle certificazioni per il futuro lavorativo dei giovani si è soffermato Giuseppe Lo Bianco, Presidente IRSSAT.

 

 

 

 

La Sicilia – ha inoltre affermato Lo Bianco – ha bisogno non solo di innovazione, ma anche di riprendere elementi che creano ricchezza, che partono dall’intelligenza e dalla capacità di riuscire a trasmettere competenza. Ma per fare ciò va ricercato un rapporto di fiducia che può avvenire soltanto con la certificazione di un terzo, che garantisce l’attendibilità e la forza delle nuove idee”.

Ma la forza della creatività, dell’innovazione nasce anche e soprattutto dalla cultura, dalla conoscenza e dall’acquisizione di competenze. Carmine Marinucci, Presidente DiCultHer, ha affermato con forza che proprio “la Sicilia è oggi uno dei poli culturali più attivi, poiché capace di coniugare la dimensione culturale con la dimensione digitale”. Il digitale dà valore al patrimonio culturale di territori diversi tra loro e lo valorizza su scala globale, creando reti che si autoalimentano, che apportano un valore aggiunto a quelle realtà che sanno beneficiare degli scambi culturali. In questo sistema “la scuola ha il dovere di far emergere la creatività dei giovani che, compresa l’importanza del patrimonio culturale che hanno ricevuto in eredità, se ne fanno carico e lo mantengono per le generazioni future attraverso un sistema digitale che certifichi la paternità di un qualsiasi atto creativo”.

 

 

Come affermato durante la conferenza da Antonio Danese, Presidente AIIG (Associazione Italiana Insegnanti Geografia) sez. Sicilia sud orientale, “una delle mission è lavorare sulla dispersione scolastica per ridare a ogni ragazzo una dignità che spesso gli viene negata”. Ciò è possibile solo se il territorio diventa comunità, se il patrimonio materiale, ma anche immateriale, non cade nell’oblio, ma diventa una memoria da valorizzare e tramandare attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla nuova tecnologia.   

Tenuto conto dell’attualità dei temi che si tratteranno, sono invitati a partecipare i rappresentanti degli altri Osservatori di Area di Catania e dell’Ambito Territoriale 10. Si invitano i dirigenti degli Osservatori e dell’Ambio Territoriale a voler estendere l’invito alle Scuole delle proprie Reti.

Si confida nella massima partecipazione dei docenti, impegnati nella lotta contro la dispersione scolastica e, come sempre, sarà estremamente gradita la presenza dei dirigenti, così da ricevere le informazioni per programmare le ulteriori azioni che si vorranno intraprendere.