L’Epifania in Italia e nel mondo: le usanze e i festeggiamenti più insoliti e particolari

L’Epifania in Italia e nel mondo: le usanze e i festeggiamenti più insoliti e particolari

L’Epifania tutte le feste porta via“, è questa la frase che spesso si sente pronunciare proprio a voler indicare il fatto che con il 6 gennaio si chiudono i festeggiamenti del periodo natalizio, iniziati l’8 dicembre con l’Immacolata Concezione. Si ricorda in questa data, nella tradizione cristiana, la manifestazione della divinità in forma visibile: nello specifico, la visita dei Re Magi a Gesù bambino.

A tutto questo si associa, storpiando il termine “Epifania“, la “Befana” individuata come una vecchietta piuttosto brutta, quasi assimilabile ad una strega ma estremamente gentile e attenta a rendere felici tutti i bimbi. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, infatti, è usanza, soprattutto in Italia, che porti in dono una calza con dentro diversi dolciumi.

Ma il 6 gennaio non vi è soltanto questo. Sparsi in tutta Italia, infatti, per l’ultimo scorcio di festa, per esempio, vi sono mercatini, canti, balli, fuochi d’artificio, cortei e tanto altro ancora. Vediamo un po’ quali sono i festeggiamenti più belli e insoliti. Sicuramente vale la pena menzionare Treviso, dove tra il 5 e il 6 gennaio si celebra la Festa del Panevin. È ormai tradizione accendere diversi falò in tutto il territorio (oltre 200) e si dice che, a seconda della direzione delle scintille, si potrà intuire quale sarà l’andamento del nuovo anno. Si tratta, infatti, dell’evoluzione di un antico rito propiziatorio che si faceva proprio dinnanzi il fuoco per invocare buoni raccolti per il futuro.

A Santa Caterina Valfurva, in provincia di Sondrio, invece, è ormai tradizione da un paio di anni la Fiaccolata dell’Epifania: una gara annuale che si conclude proprio con la fiaccolata finale. Ancora, la Befana diventa una sorta di “Babbo Natale bis” a Urbania, dove vi è una vera e propria Casa della Befana alla quale tutti i bambini, durante l’anno, indirizzano delle letterine e la vecchietta risponde a ciascuna. Ma non è tutto: in città dal 2 al 6 gennaio si celebra una vera e propria Festa Nazionale con momenti culturali ed enogastronomici, conferenze, dibattiti, balli tradizionali. Un momento particolare, che apre i festeggiamenti, è la sfilata della Befane dei quattro rioni e delle Befane di Fermignano in biciclo. Alla fine, il sindaco consegna alla Befana le chiavi della città. Poi i giorni a seguire si ha la Befana sportiva e quella solidale, poi si distribuiscono regali ai bambini e agli adulti che vogliono fare un tuffo nel passato. Infine, si attende l’arrivo della “Vecchia signora” tra acrobazie e spettacoli pirotecnici. A chiudere il tutto è il Palio della Befana, che vede i quattro rioni sfidarsi tra loro.

A Firenze è ormai un appuntamento attesissimo la Cavalcata dei Re Magi, in costume rinascimentale, e il Maneggio della Bandiera, uno spettacolo realizzato da sbandieratori. Se ci spostiamo un po’, a Verona, in piazza Brà, ha luogo il Rogo della Vecia, che fa riferimento ad un’antica tradizione popolare italiana: un manufatto di 10 metri viene fatto bruciare contro il malocchio.

In Sicilia, invece, a Messina nel quartiere Bordonaro, il 6 gennaio, la piazza principale diventa sede di allestimento del “pagghiaru“: una pertica di 9 metri, rivestita di rami di agrumi, pane azzimo, cotone… il tutto richiama un albero di Natale e in cima vi è una croce di 2 metri ricca di frutta e pane di ogni tipo. In 14 si sfidano la sera, dopo la Santa Messa, per aggiudicarsi il “bottino” in cima all’albero e per farlo dovranno arrampicarsi. Nel palermitano, invece, la tradizione vuole che venga immersa una croce nella vasca per tre volte e, successivamente, viene liberata una colomba, simbolo della discesa dello Spirito Santo.

La “Vecchia Signora“, però, è conosciuta in tutto il mondo e, infatti, non sono affatto pochi i paesi – oltre l’Italia – che celebrano questa giornata in grande stile, rispettando ognuno le proprie usanze… perché va bene tutto, ma con le tradizioni non si scherza affatto.

In Spagna, ad esempio, il 5 gennaio si mette davanti la porta un bicchiere d’acqua e del cibo per i cammelli e si predispone sull’uscio una scarpa dove i Re Magi metteranno i doni per i bambini. In Romania è un giorno festivo a tutti gli effetti e i più piccoli bussano alle porte delle varie case per chiedere di raccontare delle storielle, ottenendo in cambio qualche monetina e i preti girano per le varie abitazioni per la benedizione. In Francia, invece, il 6 gennaio non è un giorno festivo e quindi si celebra o la domenica prima o quella dopo l’Epifania facendo un dolce. All’interno di questo, è tradizione celare una fava e chi la trova diventa il re o la regina della giornata! Per non far adirare una strega, in Messico, il 6 gennaio si deve (obbligatoriamente) mangiare la Rosca De Reyes, una torta tipica locale.

Per chiudere il cerchio, tra i festeggiamenti più insoliti c’è quello che riguarda la tradizione greca. Qui, dopo una processione dalla basilica di Atene fino al mare, il prete fa scivolare una croce nelle acque e gli abitanti devono provare a ripescarla tuffandosi ed immergendosi nel mare (estremamente) freddo.

Come abbiamo avuto modo di vedere, gli appuntamenti in occasione della Befana non mancano, sono tanti e non riguardano soltanto il Bel Paese. Si tratta di una festività sentita parecchio in quasi tutto il mondo e che cerca di inglobare grandi e piccini per l’ultimo giorno prima di tornare alla solita routine.

Fonte immagine Extrabanca.com