Musica e balli non solo “estivi”: “l’ondata reggaeton” sommerge l’Italia, J Balvin sul podio

Musica e balli non solo “estivi”: “l’ondata reggaeton” sommerge l’Italia, J Balvin sul podio

L’estate, il caldo, le onde in riva al mare, il fuoco e il ritmo sincopato della musica che attira in lontananza. Un’atmosfera da sogno, proposta da un genere musicale, unico nella sua specie: il reggaeton.

Si tratta di una parola diventata virale negli ultimi anni, un po’ ovunque, portando a numerosi apprezzamenti ma anche a non poche critiche. Queste ultime sarebbero in gran parte correlate all’utilizzo di termini a sfondo sessuale e dove, qualche volta, secondo alcuni, verrebbe minimizzato il ruolo della donna.

Ma da dove nasce il reggaeton? Se si pensa alle origini del genere, di certo, lo si potrebbe definire un ibrido poiché è il prodotto dell’unione tra il reggae di Bob Marley e un suo sottogenere più povero, il dancehall.

Non è tutto. Ad arricchirne il contenuto, oltre al ritmo sincopato, tipico del genere, c’è il rapping in lingua spagnola, ovvero, la rima e il discorso scandito dal ritmo, uniti al linguaggio di strada.

I maggiori influssi derivano dalla Giamaica, attraverso cui il reggaeton viene identificato con il termine “Dem Bow”, nome di una canzone dancehall giamaicana che ha supportato la diffusione del genere in questione, già a partire dagli anni Novanta, grazie all’apprezzamento di numerosi giovani, a Porto Rico.

Infatti, oltre alla Giamaica, a fare la sua parte è l’America latina, di cui vengono riscontrate diverse analogie con il genere musicale, per esempio, nella scelta dei temi trattati, quali l’amore, la spiaggia e la musica nei club. Quest’ultimo, il club, è il maggiore simbolo del reggaeton.

Lo stesso, con il passare del tempo e la sua crescente diffusione, ha sviluppato diverse sfumature.

Non a caso, oggi esiste il reggaeton cubano, una sorta di reggae in chiave cubana, che vede nei suoi maggiori esponenti del panorama attuale, artisti del calibro come il noto Gente de Zona.

Nell’America latina, già menzionata prima, il reggaeton ha trovato terreno fertile per la sua espansione, tanto che oggi è uno dei generi più ascoltati, diventando protagonista in centro e in sud America, con personaggi quali Maluma, l’idolo di molte adolescenti, e non solo.

Più difficile è stato il percorso di crescita in Brasile, probabilmente a causa della barriera linguistica che lo allontana dal resto dei Paesi latini.

Non finisce qui il successo. Questo abbatte presto persino le “barriere musicali” degli Stati Uniti, portando armonia e un nuovo modo di esprimersi, considerato che la maggior parte dei brani trattano questioni socioeconomiche.

Un riconoscimento importante va fatto a Ramón Luis Ayala Rodríguez, in arte noto come Daddy Yankee, il quale ha permesso la popolarità del genere, segnando un importante inizio, nel 2005, con il suo brano “Gasolina”. L’artista ha permesso una grande e veloce diffusione del reggaeton, tanto da essere definito ancora oggi come “El Rey del Reggaeton”, in italiano “Il Re del Reggaeton”.

Da non sottovalutare “l’éxito” riscontrato in Europa, e nello specifico in Italia, dove l’interesse è talmente alto da portare gli artisti nazionali a cimentarsi nel genere in questione. Tra questi, l’esempio lampante è il rapper Fred de Palma, diventato una delle colonne portanti del reggaeton italiano, con brani parecchio apprezzati dalla platea. Basti pensare alle collaborazioni con Ana Mena in “D’estate non vale” o “Una volta ancora”, in cui sono stati superati i 100 milioni di visitatori, esclusivamente su YouTube.

Se da un lato c’è chi apprezza il genere musicale in questione, dall’altro c’è chi banalizza sullo stesso, considerandolo addirittura “temporaneo” poiché viene maggiormente ascoltato nel periodo estivo, sebbene, in realtà, faccia ballare tutto l’anno.

In ogni caso, a confermare la crescente spinta del ritmo sincopato, in Italia, è la classifica di Shazam, sulle Top 200 più ascoltate nella nazione negli ultimi sette giorni.

Sul podio, al secondo posto, dopo la popolare Dance Monkey, spicca il reggaeton sulle note di “RITMO”, il prodotto della fusione tra il famoso colombiano J Balvin e il gruppo statunitense The Black Eyed Peas. Prevedibile il successo riscontrato se si considera che, soltanto a ottobre, il gruppo americano ha pubblicato il brano in questione, ottenendo un boom di ascolti che hanno presto superato la cifra dei 100 milioni.

Scendendo poco più in basso, in 35esima posizione della Top 200, gli italiani premiano ancora una volta J Balvin. Questa volta l’artista è accompagnato, nel ritmo incalzante del brano “Que Calor”, dal gruppo musicale dancehall Major Lazer, raggiungendo 61 milioni di visite su YouTube, in soli tre mesi dall’uscita.

A seguire, in 38esima posizione si conferma il successo di J Balvin con “Blanco”, superando i 90 milioni di visualizzazioni su YouTube, a distanza di poco meno di due mesi dall’uscita.

Al 49esimo posto in Italia spicca “China”, il brano “esplosivo”, nato dalla collaborazione tra J Balvin, Karol G, Ozuna, Daddy Yankee e Anuel AA.

Al 73esimo posto la platea italiana premia un brano tutto al femminile in cui spiccano Karol G, una delle maggiori figure del reggaeton, e la rapper Nicki Minaj. La collaborazione tra le due ha portato a un ottimo risultato, con 235 milioni di visualizzazioni nel brano “Tusa”.

Gli italiani non dimenticano il “Re del Reggaeton”, piazzando Daddy Yankee in 76esima posizione con “Que Tire Pa’ Lante” di ottobre del 2019.

A continuare il percorso c’è il tormentone italiano per eccellenza del 2019. In 124esima posizione, “Calma” di Farruko e Pedro Capò, e il suo record senza eguali di 1,7 miliardi di views.

Non solo, l’influenza esercitata dallo stesso Daddy sul pubblico italiano, viene dimostrata dal fatto che “Con Calma”, il pezzo che ha fatto ballare la nazione diventando presto un tormentone, dopo quello di Farruko e Pedro Capò, a distanza di un anno dalla sua uscita, rimane in 163esima posizione nella lista delle 200 canzoni più ascoltate negli ultimi sette giorni.

Stessa storia si presenta per il portoricano Ozuna e il latino-americano Nicky Jam, tra i più ricercati in Italia insieme a Daddy Yankee. I due conquistano, nella top 200, la 170esima posizione con “Te Robarè”, canzone uscita poco dopo quella di Daddy Yankee e che, a distanza di un anno, come si è potuto osservare, è ancora ascoltata con grande frequenza dalla platea italiana.

A chiudere la carrellata di successi reggaeton in Italia è il brano “Otro Trago”, al 189esimo posto su 200. Ancora una volta, sulla scena Nicky Jam e Ozuna, accompagnati da altri tre, dei quali spicca Anuel AA, cantante e rapper portoricano, anch’esso molto seguito dalla popolazione italiana, specialmente giovanile.

Considerata la grande influenza del reggaeton in Italia, quali saranno i prossimi brani di tendenza?

Fonte immagine: Pixabay.com