Befana al cinema? Perché no: scopriamo alcune delle più popolari interpretazioni della nostra amata dispensatrice di dolciumi

Befana al cinema? Perché no: scopriamo alcune delle più popolari interpretazioni della nostra amata dispensatrice di dolciumi

PALERMO – Se pensate che le festività siano già terminate vi sbagliate di grosso: siamo giunti all’Epifania, ultimo giorno rosso sul nostro amato “calendario natalizio”. Si affida spesso un ruolo secondario a questa festività prediletta dai bambini insieme al Natale ma, a non mettere da parte un personaggio così influente come la Befana, amata da tutti noi durante l’infanzia, ci pensano cinema e TV. Sono infatti numerose le produzioni che si dedicano alla celebrazione di questa vecchietta, dispensiera di dolcetti di ogni tipo.

Come la storia vuole, il suo aspetto fisico non è mai stato definito precisamente: la si è quasi sempre identificata come un’anziana dai caratteri non proprio graziosi, capace di doti magiche quale lo spostarsi volando con una scopa durante le sue consegne notturne. Ma nonostante queste solite rappresentazioni, la Befana è apparsa incarnando diversi aspetti in molteplici pellicole.

Basta ricordare il film d’animazione “La freccia azzurra” del 1996, la cui regia fu diretta da Enzo D’Alò, che si ispirò all’omonimo racconto di Gianni Rodari del 1964. Qui l’anziana donna assume l’aspetto di una candida vecchietta dai capelli bianchi e i tratti gentili. La donna sarà messa fuori gioco da un malfattore per mezzo di un veleno che la condannerà a letto con lo scopo di vendere i giocattoli ai  bambini ricchi, giocattoli che invece dovrebbero andare a tutti i bambini buoni come Francesco, uno dei protagonisti della storia. Alla fine del racconto, dopo diverse peripezie vissute da tutti i personaggi, le cose torneranno al loro posto e si giungerà al tanto amato lieto fine.

È invece molto differente l’aspetto incarnato dalla Befana protagonista della pellicola per famiglie “Miacarabefana.it“, prodotta nel 2009 e diretta da Lodovico Gasparini. Qui la nostra amica ha abbandonato del tutto i costumi dell’anziana signora per rivestirsi di un aspetto giovane comprendente di capelli ricci di un rosso fiammeggiante. Beniamina Volò, interpretata da Veronica Pivetti, è la pronipote di una Befana del passato che decide di partecipare a una selezione per diventare a sua volta Befana. La donna non ha problemi a battere le altre concorrenti e così ottiene l’incarico di consegnare i doni ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Beniamina diventa però così invisibile agli occhi degli adulti, ma il suo amico netturbino Giacomo, interpretato da Yari Gugliucci, continuerà a vederla e ad aiutarla.

Non varia il suo aspetto nel sequel del film, “S.O.S. Befana“, prodotto nel 2002. A variare sono qui invece le disavventure che la cara Beniamina dovrà affrontare, cercando di sconfiggere un’altra strega decisa a conquistare il mondo rubando i sogni dei bambini con l’aiuto di due perfidi scagnozzi.

Frugando ancora tra le produzioni che vedono interpretata la nostra protagonista del giorno ci imbatteremo poi nel popolare film “La Befana vien di notte“, risalente al 2018 e diretto da Michele Soavi. Qui la nostra Befana è una comunissima maestra di scuola, interpretata da Paola Cortellesi, giovane e di bell’aspetto. Ma la notte la donna si traveste per incarnare i canoni che la tradizione popolare vuole che “la vecchia con la scopa e i vestiti rattoppati” rispetti. Sarà qui ad accompagnarla nel ruolo di protagonista un gruppo di suoi alunni che assisterà al suo rapimento, avvenuto a opera di un giocattolaio che accusa la maestra-Befana di avergli, anni prima, rovinato l’infanzia. Dopo aver scoperto l’identità dell’insegnante, la squadra composta dai bambini si prodigherà per liberare la Befana e permetterle di tornare a compiere il suo dovere.

Quindi, sebbene le vesti cambino, il ruolo resta sempre lo stesso: donare ai bimbi il sorriso. E non importa se ciò avviene con la distribuzione di giocattoli (come abbiano visto nella pellicola “La freccia azzurra”) o, come più tradizionalmente viene inteso, di caramelle e dolciumi vari; l’importante è per lei compiere quel semplice gesto d’affetto indirizzato a tutti quei piccoli che lo meritano per la loro diligenza durante l’anno.

Immagine di repertorio