Sequestra, ferisce e rapina un anziano tunisino insieme ad altri due complici: finisce in carcere 47enne

Sequestra, ferisce e rapina un anziano tunisino insieme ad altri due complici: finisce in carcere 47enne

TRAPANI – Nella giornata del 23 dicembre 2019, il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Marsala ha arrestato, in seguito all’emissione dell’ordine di carcerazione da parte della Procura della Repubblica di Trapani, Anna Capitelli (nella foto in basso), 47 anni, condannata per i delitti di sequestro di persona, rapina aggravata e lesioni personali aggravate in concorso.

I reati sarebbero stati commessi il 15 settembre 2017 nei confronti di un anziano cittadino tunisino. All’epoca, la donna, insieme ad altri due soggetti, per mezzo di armi e violenza, si sarebbe impossessata della somma di 1.500 euro che l’anziano custodiva all’interno del portafoglio.

Per intimorire la vittima il gruppo avrebbe utilizzato un bastone ed un coltello, procurando all’uomo diverse ferite da taglio in numerose parti del corpo ed una frattura alla mano. Nella circostanza l’anziano sarebbe stato trattenuto, contro la sua volontà, in una zona appartata nei pressi della via Salemi.

Nelle ore successive, grazie al lavoro minuzioso dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Marsala, si sarebbe riuscito ad avere notizia di particolari che sono risultati importantissimi per il proseguimento dell’attività di indagine. Gli agenti sarebbero riusciti, infatti, ad identificare due degli autori della rapina i quali, dopo incessanti ricerche, sono stati rintracciati e sottoposti a fermo di Polizia giudiziaria, misura convalidata dall’autorità giudiziaria.

Dopo un iniziale periodo trascorso in regime di custodia cautelare in carcere, solo la Capitelli avrebbe ottenuto la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura quest’ultima, in più occasioni violata. A seguito della condanna e dell’odierno ordine di esecuzione, la Capitelli, è stata portata nella giornata di ieri nel carcere Pagliarelli di Palermo per scontare la pena residua di 4 anni per i gravi fatti sopra citati.