Un anno dal sisma di Santo Stefano. “Fa ancora male”

Un anno dal sisma di Santo Stefano. “Fa ancora male”

CATANIA – Come oggi, nella stessa giornata di festa dedicata a Santo Stefano, alle ore 3,19 la popolazione dei paesi etnei veniva svegliata da una scossa 4.9. Un tremore, pochi secondi, che stravolgeranno la vita di centinaia di cittadini. Una scossa che distrugge territori come Fleri (Zafferana Etnea), Pennisi (Acireale), Fiandaca (Acireale).

A un anno da quel terribile giorno, con un briciolo di angoscia, la gente si sveglia, riparte con la propria vita. Si risvegliano le famiglie, i bimbi e gli anziani. Si risvegliano tutti.

Rosaria ci racconta, con la voce strozzata: “Mi spaventano questi giorni, mi sembra surreale tutto questo. Non riesco ancora ad accettare che queste feste saranno lontane dal mio paese. Però, voglio darmi forza e dare forza soprattutto agli anziani che, purtroppo, hanno perso la casa e i ricordi di una vita, ricordando che tutto ricomincia e che niente è perduto“.

Chiara, 20 anni, invece ci racconta: “Io sono rientrata a casa di Fleri dopo pochi mesi. Quando sono rientrata provavo una felicità immensa, come ho provato durante tutti i mesi di permanenza ma, dall’inizio di dicembre, l’avvicinarsi di quella data mi fa paura, mi terrorizza. Ricordo che mi ero appena messa a letto perché quella notte fino alle 2 ero rimasta con amici e parenti a giocare nel salone. Non credo riuscirò a dormire nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, saranno troppi i ricordi dolorosi. Fa ancora male“.

Camminando per le vie di Fleri si vedono ancora le ferite procurate dal terremoto, si vedono le deviazioni e una scritta capeggia sulla chiesa della Madonna Santissimo del Rosario: “Rialzati Fleri“. Come la frazione di Fleri, anche Pennisi e Fiandaca mostrano ancora i tagli di un terremoto che sconvolse il Natale 2018. Ancora visibili i segni sulla chiesa di Pennisi, fortemente colpita.

Spostandoci verso il territorio di Santa Maria La Stella, frazione di Acireale e Aci Sant’Antonio, a distanza di un anno possiamo notare come sia stata riaperta la strada di accesso (via Floridia) alla frazione dal comune di Acireale

Alcuni cittadini, grazie agli investimenti (25mila euro massimi per unità) per la messa in sicurezza delle abitazioni, e talvolta a proprie spese, sono riusciti a rientrare nelle proprie case e festeggiare in Natale nel proprio paese. Per quanto riguarda la ricostruzione generale si aspettano ancora le direttive dal Governo per iniziare i lavori.

Fonte immagine Facebook-Terremoto Fleri 3.19