Catania: riallocati lavoratori Micron, Cig per dipendenti Myrmex

Catania: riallocati lavoratori Micron, Cig per dipendenti Myrmex

CATANIA – Buone notizie per i 6 dipendenti catanesi della Micron rimasti senza occupazione. Il personale in esubero verrà riallocato. A comunicarlo Giuseppe Puliafito, Rsu Uilm Micron Catania.

L’obiettivo zero esuberi è stato raggiunto – ha dichiarato il sindacalista -. Malgrado siamo coscienti del fatto che ci siano colleghi, 15 ad Agrate e 3 ad Arzano, che ancora soffrono la condizione di non conoscere quale sarà il proprio futuro lavorativo, oggi per i dipendenti del sito catanese è una bellissima giornata”.

E continua: “Nessuno può esultare per la ferita che questa vertenza ha procurato ai lavoratori, ma non possiamo nascondere la soddisfazione per aver attuato ciò che la firma dell’accordo proponeva. I sacrifici di oggi, vengono ripagati con la notizia della stabilità occupazionale per tutti i dipendenti di Catania che erano stati impattati dall’apertura della procedura di mobilità più di un anno fa. Oggi durante l’incontro a Roma delle 10 proposte a livello nazionale fatte da St al personale impattato, 6 verranno fatte a Catania, riallocando totalmente il personale catanese che era in esubero. Voglio ricordare che ad inizio vertenza i lavoratori erano ben 127”.

Infine Puliafito ringrazia tutte le persone che in questa vertenza hanno avuto una parte attiva: “Ringraziamo tra tutti il sindaco Bianco, i responsabili aziendali, l’opinione pubblica, le OOSS, la Rsu di tutti i siti”. 20150203_131734

 

Dalla vertenza Micron ad un’altra vertenza, quella dei 69 ricercatori del laboratorio di tossicologia Myrmex da un anno in cassa integrazione ordinaria. Cig che scadrà il prossimo 9 febbraio.

Il clima tra i lavoratori resta molto teso, mentre Cgil, Uil e Cisal stanno cercando in tutti i modi di scongiurare il licenziamento definitivo di questi lavoratori altamente specializzati. Da qui l’importante tavolo che si è svolto stamattina all’ufficio provinciale del Lavoro di via Coviello.

La procedura di mobilità chiusa con un mancato accordo la scorsa settimana a Roma al Ministero del Lavoro oggi è stata trasformata in cassa integrazione straordinaria per 12 mesi – spiega Margherita Patti, segretaria confederale Cgil – questo però non deve significare un allungamento di un ammortizzatore sociale ma deve essere considerato come un’ opportunità al fine di trovare una soluzione di mantenimento occupazionale e rilancio del sito”.

E aggiunge la sindacalista: “L’obiettivo resta sempre quello di trovare un acquirente per rilanciare sul mercato il centro di ricerca”.

Inoltre stamattina il sindacato ha puntato il dito sul silenzio della Regione Sicilia che continua a non esprimersi sulla presunta, dubbia legittimità della delibera di giunta regionale, che sancisce la facoltà di rilevare il laboratorio da parte della Regione al costo simbolico di un euro per poi cederla ad un imprenditore designato dalla Regione stessa.