Tavolate pieno di cibo, ma sappiamo cosa stiamo realmente mangiando?

Tavolate pieno di cibo, ma sappiamo cosa stiamo realmente mangiando?

PALERMO – Uno degli imperativi di queste feste è quello di mangiare. Ogni anno durante questo periodo la quantità di cibo che arriva sulle nostre tavole è immenso, spesso anche esagerato.

Fiumi di alimenti invadono le cucine dei siciliani che si dilettano nella preparazione di piatti tipici locale e non. Dunque, sulla quantità degli alimenti non ci sono dubbi, ma il punto cruciale riguarda poi la qualità di quello che si mangia.

Per proteggere le nostre tavole innanzitutto è importante saper leggere le etichette. La maggior parte dei consumatori le ritengono importanti, ma sono pochi coloro che le leggono interamente.

Proprio in quel pezzo di carta sono racchiuse le informazioni che ci dovrebbero permettere di saper scegliere tra un prodotto e un altro. Il Regolamento (UE) 1169/2011 sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ha, infatti, l’obiettivo di salvaguardare la salute dei consumatori.

Per garantire la sicurezza alimentare, è necessario che le indicazioni siano chiaramente leggibili. Al momento, l’origine deve essere sempre riportata per gli alimenti come il miele, l’olio d’oliva, la frutta e la verdura fresca, il pesce, le carni bovine, suine, ovine, caprine e avicole.

Se si vuole comprare un’eccellenza italiana sulla confezione si trova un marchio colorato appartenente al sistema delle Indicazioni Geografiche dell’Ue. Questo dona maggiori garanzie ai consumatori con un livello di tracciabilità e di sicurezza più elevato rispetto ad altre merce.

Per quanto riguarda il settore agroalimentare italiano si parla di marchi con le sigle DOP (Denominazione d’Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita).

Dunque, dare un’occhiata attenta a quello che si sta comprando dovrebbe essere una pratica abituale per tutelare la nostra salute. Ormai sta dilagando sempre di più il fenomeno delle imitazioni di cibi, di conseguenza quello che può sembrare casalingo, in realtà a volte non lo è.

Immagine di repertorio