Ambiente, il nuovo “protagonista” delle reti televisive italiane

Ambiente, il nuovo “protagonista” delle reti televisive italiane

È sempre maggiore lo spazio dedicato dai mezzi d’informazioni italiani alle tematiche ambientali.

A confermarlo è l’ultimo Rapporto Eco-Media del 2019, promosso da Pentapolis Onlus, associazione di comunicatori e giornalisti che da anni dedica le proprie energie alla diffusione della consapevolezza della responsabilità sociale e della sostenibilità ambientale a livello nazionale e globale.

Dal documento, presentato lo scorso 19 dicembre a Roma, è emerso che circa il 10% dello spazio riservato ai servizi dei telegiornali nazionali (il riferimento è alle reti Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La 7) è dedicato all’ambiente (con un totale di oltre 35mila servizi realizzati sull’argomento dal 1 gennaio al 30 settembre 2019).

Un dato decisamente in crescita rispetto agli anni precedenti. Si tratta di una buona notizia? È finalmente giunto il momento in cui anche il popolo italiano, tra iniziative come “Friday for future e il contatto con l’entusiasmo e la passione di grandi e piccoli attivisti, comincerà a ritenere la tematica ambientale di rilievo e a interessarsi alla sostenibilità?

Quali sono i temi trattati dai servizi giornalistici sull’ambiente? La categoria principale rimane purtroppo quella delle cronache di disastri naturali (eruzioni vulcaniche, tsunami, ondate di maltempo), che, con immagini sconvolgenti e testimonianze choc, mostrano l’urgenza di intervenire su determinati aspetti del rapporto uomo-ambiente per prevenire eventi tragici.

Altra categoria molto importante è quella dedicata alle condizioni meteorologiche che, specialmente negli ultimi anni, sono state davvero poco costanti (piogge torrenziali in estate, sole e caldo in inverno e temporali di tipo tropicale in zone temperate ne sono una chiara dimostrazione).

Terzo argomento, forse il più importante, è quello dedicato specificamente all’azione umana sulla natura e i suoi effetti, nei suoi aspetti positivi e critici.

Ultimo tema (ma non per importanza) è il rapporto natura-animali, in genere presentato nella forma di mini-documentari. La straordinarietà delle realtà rappresentate dovrebbe non solo incantare chi guarda i servizi, ma anche aumentare la sua consapevolezza sulla necessità di preservare la biodiversità per continuare a osservare gli scenari meravigliosi che si vedono in televisione.

Il crescente interesse dei mezzi d’informazione di massa per l’ambiente, i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile, con tutte le tematiche connesse (inquinamento, gestione dei rifiuti, riscaldamento globale, ecc…) è un elemento rilevante, che gli ambientalisti sperano di vedere associato a un aumento della consapevolezza umana sull’emergenza ambientale, non solo a livello “teorico”, ma anche e soprattutto pratico, in maniera tale che anche le persone inizino ad agire per migliorare le condizioni del pianeta per se stessi e per le altre creature viventi.

Fonte immagine: Pixabay – Free Photos