Ormai è consuetudine cominciare a festeggiare il Natale sempre prime. Le vetrine dei negozi e le campagne natalizie iniziano ogni anno prima. Ma ci sono cose, che nonostante il passare del tempo, rimangono invariate.
Si sa che sta per arrivare il Natale quando iniziano a essere trasmessi i film tipici natalizi, che da anni accompagnano le sere precedenti al giorno di festa.
I titoli sono sempre gli stessi, ma la cosa sembra non scomodare nessuno, anzi. La sera, davanti alla televisione si riuniscono piccoli e grandi. Sicuramente con atteggiamenti diversi, ma con l’allegria che solo questa festa riesce a trasmettere.
Il primato lo detiene “Mamma ho perso l’aereo” seguito da “Mamma ho perso l’aereo mi sono smarrito a New York”. Le avventure del piccolo Kevin e della sua numerosissima famiglia che provano a trascorrere delle normali vacanze natalizie, appassionano le persone da ormai 28 anni, senza mai annoiare.
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Non può mancare neanche il nemico numero uno del Natale: il “Grinch“. Divertente, ironico e con quel tocco di romanticismo natalizio. La caparbia di una bambina contro il mondo degli adulti, non proprio smaliziati che convincerà al sindaco del suo paesino a invitare il Grinch durante i festeggiamenti ufficiali.
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Un classico del passato è “Natale sulla 34° strada” del 1994, è un remale dell’omonimo film del 1947. Il protagonista, Kris Kringle viene assunto dai grandi magazzini per interpretare Babbo Natale e dividere regali ai bambini. La sua somiglianza con il vero Babbo Natale è impressionate tanto da riscuotere un successo incredibile.
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Infine, per la sera della vigilia, tutti davanti alla televisione per guardare “Una poltrona per due“. I protagonisti interpretati da Eddie Murphy e Dan Aykroyd. Le strade dei due personaggi, un broker e un mendicante, si incroceranno senza a causa di una scommessa di due personaggi ricchi. Lo scherzo crudele messo in piedi, però verrà scoperto dalle vittime che decideranno di reagire.
Dan Aykroyd , Eddie Murphy
Ma a rendere l’atmosfera veramente natalizia, sono i film di animazione della Disney, meglio ancora se quelli “vintage”. Intramontabili per le storie, dialoghi e insegnamenti trasmessi e, soprattutto irripetibili.
