CATANIA – Ulteriori dettagli riguardo le indagini recentemente svolte dalla Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, riguardo l’operazione degli agenti denominata “Piazza pulita”.
Grazie all’operazione è stata sgominata una banda composta da più di 20 persone, quasi tutti “vicini” in vario modo al clan Cappello-Carateddi.
Particolare la minuziosa attenzione con cui ogni momento della “giornata lavorativa” veniva organizzato nei minimi dettagli, dai turni di lavoro prestabiliti all’inattaccabile metodologia con cui a ogni “venditore” venivano “svuotate le tasche” per evitare che questi ultimi venissero scoperti mentre indossavano grandi quantità di denaro.
Secondo le ricostruzioni sembrerebbe che ogni capo turno raccogliesse il provento e lo consegnasse al capo piazza nel minor tempo possibile. Base stabilita per la raccolta del denaro e di alcune dosi di marijuana sarebbe stata l’abitazione di Maria Grillo, Davide e Agatino Strano, che utilizzando il cosiddetto “panaro” (un cesto) prelevavano o consegnavano soldi e stupefacente senza allontanarsi da casa.
Singolare, inoltre, l’arredamento delle case di alcuni componenti della banda criminale, che sembrerebbe utilizzassero parte dei fruttuosi proventi dello spaccio per “abbellire” al meglio le proprie abitazioni con dettagli vivaci e “indimenticabili”.
All’interno della casa della sopracitata Maria Grillo, infatti, pare sia stato ritrovato un AK-47 (meglio noto come kalashnikov) in legno, ma totalmente ricoperto di strass.
Amante dello sfarzo anche il “capo” delle piazze di spaccio, Nunzio La Torre, soprannominato dagli agenti come “l’uomo dalla pistola d’oro” a causa dei singolari oggetti dorati ritrovati all’interno della sua abitazione: un cavallo, una pantera, diverse pistole e molti altri.
