Se la madre impedisce al padre di vedere i figli: è un reato

Se la madre impedisce al padre di vedere i figli: è un reato

Nelle separazioni con figli, particolare attenzione deve essere data alla corretta e regolare frequentazione di entrambi i genitori con i figli che, nella maggior parte dei casi, sono coloro che soffrono maggiormente la rottura di un matrimonio. Proprio per questo i Giudici, soprattutto nelle separazioni giudiziali, determinano prevalentemente l’affidamento condiviso, con collocamento presso la madre: ossia i bambini abiteranno insieme alla madre nella casa coniugale lei assegnata e il padre avrà il diritto di visita per tenere con se i figli per almeno 2 volte a settimana, oltre a un fine settimana alternato. Questo perché il padre e la madre hanno gli stessi diritti e doveri sull’educazione, la crescita e il mantenimento dei figli.

Solo in casi eccezionali il giudice decide per l’affidamento esclusivo. Se uno dei genitori si è dimostrato incapace di gestire gli interessi dei figli, i poteri e le scelte rilevanti vengono assegnati a a uno di essi (ad esempio se si tratta di un padre tossicodipendente o criminale abituale).

Il giudice, nel provvedimento di affidamento, di solito indica il tempo e le modalità con i quali il genitore non affidatario ha diritto di frequentare il minore.

Ma cosa succede se la madre ostacola o nega il diritto di visita del padre?

Dobbiamo constatare che sono purtroppo numerosi i casi di padri separati che lamentano l’impossibilità di vedere il proprio figlio a seguito della separazione o divorzio. A volte si tratta di rifiuti espliciti e di ostacoli espressamente posti dalla ex moglie ai contatti tra i due, altre volte ci sono influenze psicologiche di quest’ultima sulla prole che inducono i minori a distaccarsi o addirittura odiare una figura che non riconoscono più essere quella paterna. In questo caso, a seguito di perizie psicologiche sulla prole, è possibile risalire all’illecito comportamento del genitore collocatario e alla revoca dell’affidamento condiviso.

È dovere del genitore affidatario quello di favorire il rapporto del figlio con l’altro genitore. Se il figlio abita con la madre, lei deve fare in modo che i figli incontrino il padre, senza accondiscendere alla loro volontà di restare a casa o con gli amici.

Quali conseguenze?

Il padre che subisce il rifiuto, avendo già ottenuto il provvedimento del Giudice che ha fissato giorni e orari di visita, potrà denunciare il tutto alle autorità per “mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice”. Questa è l’ipotesi certamente più grave, che deve essere comunque provata dal padre in maniera dettagliata e ripetersi per numerose e non sporadiche volte.

In ambito civile, si potrà far ricorso all’art. 709 ter del codice di procedura civile per chiedere al Giudice di adottare gli opportuni provvedimenti per la cessazione di tali comportamenti deleteri della madre o, nei casi più gravi, disporre sulla revoca delle disposizioni sull’affidamento. Il giudice infatti può modificare il regime dell’affidamento passando da quello congiunto all’affidamento esclusivo. Ad esempio se la madre nega al padre di vedere i figli, il tribunale le può revocare l’affidamento e disporre che i bambini abitino con il padre.

Inoltre, a carattere sanzionatorio, il Giudice potrà disporre nei confronti della madre alcuni provvedimenti quali l’ammonizione o il risarcimento dei danni.