È arrivato il Natale, uno dei periodi più attesi dell’anno in tutto il mondo. La figura portante di tale festa, da decenni, si identifica in Babbo Natale.
Tuttavia, non ci si domanda spesso da dove deriva l’immagine di quell’uomo, dai capelli e dalla barba bianca, sognato da numerosi bambini.
Babbo Natale, o Santa Claus, si rifà all’icona di San Nicola di Myra, città appartenente all’attuale Turchia.
San Nicola è conosciuto, nel IV secolo, come vescovo cristiano e, probabilmente per questa ragione, ancora oggi Babbo Natale viene rappresentato con abiti tipici della tradizione vescovile.
Secondo quanto si narra, le reliquie di San Nicola si trovano sparse in Europa e, in particolare, in Italia. Per quanto concerne quest’ultima, i resti del santo sarebbero arrivati trafugati tramite dei mercanti, altri invece sarebbero stati ritrovati dai veneziani.
Inoltre, si dice che Babbo Natale è il protettore dei bambini perché salvò cinque ragazzini. Ma non finisce qua.
Se tuttora, in alcune parti del mondo, i bambini appendono le calze al camino, per ricevere regali, ci sarà un motivo, come del resto ci ricorda anche una scena del famoso film natalizio, Polar Express.
Ebbene sì, alle figure citate prima si aggiunge quella del dio Odino. Quest’ultimo, durante il solstizio invernale, ogni anno organizzava una importante battuta di caccia. Ragion per cui, i bambini riempivano degli stivali con del cibo per sfamare il cavallo di Odino.
Per quanto concerne il colore rosso dell’abito di Babbo Natale, tra le varie ipotesi, si pensa che esso dipenda dalla fabbrica della Coca-Cola. In un primo momento il colore simbolico non era rosso, bensì verde, e soltanto negli anni Trenta cambiò tinta per via della pubblicità natalizia della nota bevanda.
Non solo, fedele compagna dell’uomo di Natale è la renna che, nel Nord Europa, rinvia al simbolo della luna e del paesaggio notturno, momento in cui Babbo Natale consegna i doni.
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