Tribunale di Catania, morto travolto dalle acque del torrente Lavinaio-Platani: iniziato il processo sul decesso di Giuseppe Castro

Tribunale di Catania, morto travolto dalle acque del torrente Lavinaio-Platani: iniziato il processo sul decesso di Giuseppe Castro

CATANIA – Dopo anni di rinvii si è aperto stamani il processo per la morte di Giuseppe Castro dinnanzi al Tribunale in composizione Monocratica di Catania, Seconda Sezione Penale, a carico degli imputati, Giovanni Barbagallo, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, Antonino Garozzo, ex sindaco di Acireale, e Alfio Licciardello, ex comandante dei vigili urbani, tutti accusati di omicidio colposo.

Al processo, incardinato davanti al presidente della Sezione, Enza De Pasquale, erano presenti il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, Agata Consoli, tutte le parti civili (moglie, figlia, fratelli e genitori del defunto Castro), difensori dello Studio Legale Lipera (gli avvocati Giuseppe Lipera, Salvatore Russo, Graziella Coco, Luca Tancredi Lipera e Patrizia Mirabella), nonché i legali degli imputati, Fabrizio Seminara, Rosa Anna Scalia, Vincenzo Mellia e Vincenzo Di Mauro, ha preso avvio con l’apertura del dibattimento nel corso delle quali tutte le parti hanno formulato le proprie richieste di prova.

Il giudice ha accolto tutte le richieste delle parti (principalmente produzioni documentali ed esami dei testimoni) e rinviato il processo al 24 febbraio 2020 per l’inizio dell’istruttoria dibattimentale.

Il fatto risale al 21 settembre 2013, quando perse la vita Giuseppe Castro, travolto dalla furia delle acque del torrente Lavinaio-Platani, tracimato per le abbondanti piogge alla periferia sud della città acese.

Immagine di repertorio