Social Network, quanti sono davvero gli utenti? Il “mucchio” degli account mai usati, dimenticati o “moltiplicati”

Social Network, quanti sono davvero gli utenti? Il “mucchio” degli account mai usati, dimenticati o “moltiplicati”

Oltre un miliardo di account attivi su Instagram, più di 2,3 miliardi di profili su Facebook, circa 1,3 miliardi di registrazioni su Twitter. Sono questi i dati incredibili che emergono dalle più recenti statistiche sui social network. Ma l’affluenza è davvero così numerosa?

Anche se il numero di utenti attivi su ciascuna piattaforma cresce di giorno in giorno, bisogna considerare un dato che spesso è difficile da quantificare, cioè quello relativo agli account multipli o inutilizzati.

Nel primo caso si fa riferimento a persone con più profili a proprio nome, sia per ragioni personali che professionali, nel secondo a coloro che effettuano il login raramente. Queste due categorie di utenti contribuiscono inconsapevolmente al vertiginoso aumento del numero di utenti iscritti sui social, ma al contempo riducono quello delle persone effettivamente attive, rendendo “falsi” alcuni dati che emergono dai report.

Tale situazione ha spinto perfino i proprietari di alcune piattaforme a prendere provvedimenti: tante indiscrezioni sul web, per esempio, hanno parlato della possibile cancellazione di alcuni profili inutilizzati per più di 6 mesi a opera di Twitter, il più “elitario” tra i social.

Quali sono i motivi che spingono le persone tanti account e a non utilizzarli o ad attivare un profilo per poi dimenticarlo? Le spiegazioni possibili sono molteplici. La scusa più comune è quella della mancanza di tempo o di voglia, ma non è certamente l’unica.

Una situazione divertente e sempre più frequente è quella delle persone che creano account ma successivamente dimenticano email e/o password, vedendosi quindi costrette a crearne di nuovi e a spiegare tutto ai propri amici, non senza un lieve imbarazzo. Il passaggio a un secondo account non solo provoca la perdita di dati, ma rischia di scatenare la confusione dei propri contatti, che si trovano di fronte più profili (magari anche con la stessa foto) e non sempre comprendono la situazione. I casi sembrano essere più numerosi per le persone di mezza età, ma non mancano quelli con protagonisti giovani, sempre più “connessi” e costantemente intenti a ricordare innumerevoli chiavi d’accesso.

L’esistenza di più account a proprio nome, però, non è necessariamente il risultato di qualche piccola distrazione. A volte creare diversi profili si rivela fondamentale per esigenze lavorative, specialmente per chi ha più di un impiego o chi lavora nell’ambito del business e si trova a dover mantenere un profilo dall’aspetto altamente professionale accanto a uno privato, destinato alle foto con amici e parenti.

L’incremento dei profili professionali in opposizione a quelli privati, oltre a rivelare il sempre più intenso rapporto lavoro-social, conferma che il numero di utenti iscritti ai social non corrisponde esattamente a quello delle persone effettivamente attive in essi.

Fonte immagine: Pixabay – Pixelkult