PALERMO – Semmai in questo campionato di Serie D ci possano essere partite facili, non è sicuramente quella che domani il Palermo giocherà contro il Giugliano. La riprova è lo striminzito punto raccolto dai rosanero nell’ultima trasferta disputata contro la Palmese, fanalino di coda.
Se si considera che finora il Giugliano ha sempre vinto nelle partite giocate tra le mura di casa, si comprende quanto sia alto il livello di difficoltà di una gara, che per di più gli uomini di Pergolizzi dovranno affrontare senza il sostegno dei propri tifosi, ai quali è stata impedita la trasferta in Campania.
Il mister rosanero, perdurando le assenze forzate di Ficarrotta, che deve scontare la terza e ultima giornata di squalifica, e dell’infortunato Sforzini, e anche per infoltire il centrocampo, pare abbia in mente il cambio del modulo iniziale, passando dal 4-3-3 al 4-3-1-2. Ciò gli consentirebbe di tenere in caldo la possibilità di inserire in corso d’opera, in funzione dell’andamento della partita, Santana, pienamente recuperato, ma probabilmente non ancora con 90° di gara nelle gambe.
Il trequartista deputato a supportare le punte è Ambro, con Kraja a reggere il centrocampo assieme a Martinelli e Martin. L’albanese, protagonista di una bella prova contro l’ACR Messina domenica scorsa, sembra ritornato ai livelli di inizio campionato ed aver superato la leggera crisi delle ultime settimane. Il rientro di Lancini dovrebbe far ritornare in panchina Peretti, anche se domenica non ha sfigurato.
Ricapitolando Palermo in campo con il 4-3-1-2 con Pelagotti; Doda, Lancini, Accardi, Vaccaro; Martinelli, Martin, Kraja; Ambro; Felici; Ricciardo.
Il Giugliano dovrebbe essere schierato da Agovino con il 4-3-3 formato da Mola; Micillo, Mennella, Carbonaro, Di Girolamo; Ruggiero, Orefice, Liccardo; De Vena, Alvino, Caso Naturale.
