Indagini idrocarburi Val di Noto, respinta richiesta sospensione cautelare: adesso si attendono i prossimi step

Indagini idrocarburi Val di Noto, respinta richiesta sospensione cautelare: adesso si attendono i prossimi step

NOTO – Torna a far parlare di sé il tema relativo alle ricerche di idrocarburi nel Val di Noto, vasta area a sud-est della nostra Isola compresa tra le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Dopo le opposizioni del Movimento 5 Stelle e delle associazioni ambientaliste e la richiesta della sospensione per 18 mesi dei lavori di ricerca per le trivellazioni da parte dei Comitati No Triv fatta al Ministero per lo Sviluppo Economico, la vicenda si è arricchita di un nuovo capitolo.

Qualche settimana fa il Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) ha respinto la richiesta di sospensione cautelare contenuta nel ricorso presentato dal Comune di Noto, nel Siracusano, riguardante le indagini geofisiche che si stanno svolgendo per vedere se si trovano petrolio o gas. Adesso si attende il responso sulle altre parti contenute nel ricorso e si teme un danno economico, in quanto il territorio è votato al turismo e all’agricoltura biologica.

Ed è proprio su questo punto che si pronuncerà la prossima sentenza. Ma oltre a questo ricorso ce sono altri due. Uno è stato fatto dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, Wwf e Zerowaste, mentre l’altro è stato portato avanti dal Comune di Modica, nel Ragusano.

Per la richiesta della sospensione per 18 mesi fatta al Mise il coordinamento dei Comitati No Triv Val di Noto afferma: “A febbraio di quest’anno ci fu il decretoleggesemplificazioni‘, voluto dal Movimento 5 Stelle che dava la sospensione per 18 mesi dei permessi per tutte le regioni d’Italia, tranne che per la Sicilia. I 16 Comuni del Distretto Turistico Sud-Est fecero un interpello al Ministero per lo Sviluppo Economico per chiedere che questo venisse fatto anche per la nostra isola. Un controsenso se si pensa che la Sicilia sarà invitata alla Conferenza unificata per stabilire le strategie energetiche in Italia”.

Si attendono quindi gli esiti delle prossime sentenze, ma nel frattempo è stata inviata una lettera al ministro dellAmbiente, Sergio Costa, esprimendo le preoccupazioni che si hanno riguardo al permesso rilasciato per le ricerche nel territorio. Intanto le iniziative non mancano.

“Abbiamo ribadito – conclude il coordinamento – la sospensione per 18 mesi, sottolineando l’assurdità della nostra esclusione, e abbiamo chiesto che non si diano più sussidi, perché secondo Legambiente nazionale sono stati erogati fino a 18 miliardi di euro di sussidi per i combustibili fossili. Questi ultimi causano il riscaldamento globale e vediamo i danni che ci sono. Oggi saremo presenti al ‘Friday for future’ a Siracusa e domani ci sarà un convegno a carattere regionale sul Parco Nazionale degli Iblei a Noto alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Totò Cordaro e del dirigente generale Dario Cartabellotta”.

Fonte immagine Repubblica.it