PALERMO – È proseguito contro la Palmese il momento negativo del Palermo: dopo l’inaspettata sconfitta casalinga contro il Savoia di domenica scorsa, ieri i rosanero non sono riusciti ad andare oltre un pareggio a reti inviolate contro il fanalino di coda del campionato.
Ma, al di là del risultato, che ha visto diminuire di un punto il vantaggio in classifica rispetto alla seconda, che da ieri è proprio il Savoia, ciò che desta preoccupazioni è l’involuzione del gioco della squadra di Mirri.
Saranno state le dimensioni ridotte del campo o l’aggressività dei Palmesi, fatto sta che mai gli uomini di Pergolizzi sono riusciti attraverso lineari trame di gioco ad impensierire il portiere avversario. Il ricorso continuo ai lanci lunghi è un segnale preoccupante dell’inaridimento delle fonti del gioco rosanero.
La regola degli under e l’assenza di Doda avevano costretto Pergolizzi a rivoluzionare la squadra, mantenendo il modulo 4-3-3, ma cambiando i protagonisti. La formazione iniziale ha lasciato fuori Pelagotti, Doda, Kraja e Felici, sostituiti rispettivamente da Fallani, Accardi, Langella e Lucera.
L’assenza di Kraja e di Felici e il momento di scarsa vena di Martin e Martinelli hanno determinato confusione e scarsezza di idee, al punto che l’unica palla gol dell’intera partita l’ha avuta la Palmese, con un tiro che a metà ripresa, per effetto del forte vento, ha preso una traiettoria che per poco non ha sorpreso Fallani, bravissimo a deviare in corner.
L’infortunio di Crivello, costretto a lasciare il campo alla fine del primo tempo, ha costretto il tecnico dei rosa a modificare l’assetto della squadra con l’inserimento di Ambro, ma il gioco non è migliorato. Neanche gli inserimenti di Rizzo Pinna al 61°, al posto di Lucera, e di Peretti al 77°, al posto di Langella, hanno prodotto frutti accettabili.
È la seconda partita consecutiva, peraltro, nella quale il Palermo non riesce a segnare.
In ultimo, pur con amarezza, c’è da segnalare la vergognosa rissa scoppiata nel settore ospiti tra i tifosi rosanero durante l’intervallo. Non servono ulteriori commenti oltre a tre aggettivi per qualificare l’accaduto: inspiegabile, insopportabile, deplorevole.
