Da Marcus a Thorp: le truffe storiche dei casinò

Da Marcus a Thorp: le truffe storiche dei casinò

Quando si parla di casinò vengono in mente tante scene di film che hanno fatto la storia, dando a questo settore un’aura di fascino e mistero che non può che far venire ancora più voglia di tentare la sorte e ottenere grosse vincite. Quello dei casinò, però, è un settore che vive di luci e ombre, cosa inevitabile se si considerano le cifre che vengono giocate ogni anno. Scopriamo quindi quali sono i casi più interessanti di truffe che si sono verificati nel corso della storia e come si può evitarle al giorno d’oggi.

Le truffe geniali ai casinò di Las Vegas

La storia dei casinò di Las Vegas abbonda di tentativi di furto, e alcuni sono davvero stati architettati in maniera sorprendente. Parliamo di alcuni truffatori famosi dei casinò come Richard Marcus, ad esempio, che fingeva di essere ubriaco mentre giocava ai tavoli e riusciva a muoversi in maniera così agile da far sparire i gettoni dal valore più alto delle sue scommesse perdenti senza che nessuno se ne accorgesse.

Oltre a Richard Marcus (che oggi scrive libri e tiene seminari proprio su queste tematiche), di casi particolari ne troviamo davvero tanti: basti pensare a Ida Summers (soprannominata “Vegas Vixen”), la più grande truffatrice della storia del blackjack, abilissima nel manipolare le carte sui tavoli da gioco, oppure a Monique Laurent e Garcia Pelayo per la roulette, mentre alle slot machine non si può non citare Tommy Glenn Carmichael. Le pagine della storia delle sale da gioco sono quindi ricche di casi che hanno fatto discutere molto, anche se non si è sempre trattato di truffe conclamate.

Quando la truffa al casinò non è illegale

Sono moltissimi i casi di tentativi di truffe ai casinò, alcuni creativi, altri più ingenui e persino divertenti; c’è però un esempio in particolare che è riuscito a influenzare profondamente la realtà delle sale da gioco, costringendole di fatto a rivedere del tutto le loro politiche di gestione della clientela. Parliamo della tecnica del conteggio delle carte, ideata da Edward Thorp, matematico e ingegnere informatico della IBM. Thorp delineò una tecnica specifica per contare le carte, realizzando persino un software in grado di automatizzare questo particolare processo. Numerosi giocatori perfezionarono la tecnica di Thorp mettendola in pratica sul campo e alcuni di loro sono rimasti nella storia, come nel caso del MIT Team, di Ken Uston, di Al Francesco e di Keith Thaft.

Ai tempi tutto ciò non era illegale, e non lo è nemmeno oggi, ma non appena i casinò capirono che le capacità matematiche di alcuni giocatori stavano andando contro i loro interessi, cominciarono a intervenire anche duramente per proibire questa pratica. I servizi di sicurezza delle sale da gioco usavano anche la violenza come deterrente contro chi veniva scoperto; oggi tutto ciò non accade più, ma essendo il casinò un servizio privato ha il diritto di allontanare fisicamente chiunque abbia dei comportamenti non graditi. Anche i croupier sono preparati per contrastare questa pratica, ma se nonostante tutto il giocatore continua a farlo viene semplicemente invitato ad uscire dal locale dagli uomini della security.

Da truffati a truffatori

Sebbene in passato i casinò si siano ritrovati a dover contrastare innumerevoli tentativi di truffa da parte di giocatori di ogni livello di esperienza, alcuni dei quali davvero difficili da smascherare e scoraggiare, va detto che anche le sale da gioco non sono state esenti da scorrettezze. In passato alcuni casinò hanno infatti messo in atto delle vere e proprie truffe a danno dei propri visitatori, sfruttando delle tecniche diventate poi di dominio pubblico e attualmente vietate dalla legge.

Se i controlli sui casinò fisici sono aumentati a dismisura nel corso degli anni, scoraggiando così anche i tentativi di truffa più fantasiosi, oggi il rischio si corre soprattutto online, se si gioca sulle piattaforme che non sono autorizzate dall’AAMS. Trattandosi di un mondo molto più recente, infatti, è più facile cadere in qualche tranello, e nel momento in cui ci si registra e si effettua un deposito su questi siti si rischia già molto; in molti casi si tratta purtroppo di portali creati appositamente per rubare denaro e dati personali sensibili, grazie a software truccati e payout irraggiungibili, ed è quindi sempre il caso di giocare esclusivamente su siti sicuri e certificati.

Consigli per proteggersi dalle truffe online

Per evitare di restare vittime di truffe in rete bastano davvero poche accortezze. Prima di tutto è bene controllare sempre che ci sia il bollino dell’AAMS, che garantisce la sicurezza di un certo portale e preserva quindi il corretto uso dei dati del giocatore; gli operatori di gioco sono infatti obbligati a esporre questa e altre licenze. Poi è necessario verificare in particolare la presenza del protocollo di sicurezza HTTPS nelle pagine dedicate al pagamento, evitando di inserire i dati personali e della carta di credito in moduli e pagine dalla dubbia provenienza. Così facendo sarà possibile evitare i diffusissimi tentativi di phishing e di spam da parte di operatori del settore che agiscono in maniera truffaldina.