D’Avola “vigile” su Notarbartolo: “Bando Amt te lo chiarisco io”

D’Avola “vigile” su Notarbartolo: “Bando Amt te lo chiarisco io”

CATANIA – La vicenda del bando emanato dall’Amt per la ricerca di un giornalista in qualità di addetto stampa tiene banco in questi giorni a Palazzo degli Elefanti.

Dopo la denuncia pubblica di Manlio Messina in consiglio comunale di un bando fatto a vestitino per un giornalista che orbiterebbe nel cerchio magico vicino all’amministrazione – con tanto di busta chiusa con nome del prescelto vaticinato dal capogruppo di Area Popolare – è arrivato il turno dell’ormai dissidente per antonomasia Niccolò Notarbartolo.

Troppi anche per il consigliere dem 42mila euro all’anno per un addetto stampa dell’Amt: “Si tratta di una spesa – ha detto Notarbartolo – contraria ad ogni logica di utilizzo razionale delle risorse pubbliche soprattutto mentre ai lavoratori delle aziende partecipate comunali vengono richiesti rinunce e sacrifici economici”.

A fare da vigile e a disciplinare il traffico delle polemiche ci ha pensato il capogruppo democratico Giovanni D’Avola che con una nota ha “richiamato all’ordine” Niccolò Notarbartolo e ha difeso le scelte operate dall’amministrazione Bianco.

“Spiace che il collega di gruppo Notarbartolo – ha affermato D’Avola – continui a emulare l’opposizione. Se svolgesse il suo ruolo di esponente del Pd con correttezza e senza fare polemiche pretestuose contro tutto ciò che riguarda, anche indirettamente, l’amministrazione Bianco, avrebbe potuto informarsi con i colleghi del suo stesso gruppo”.

Quindi con fischietto in bocca e mano tesa D’Avola stoppa le accuse e considera un paradosso il fatto che siano paventati favoritismi “in una delle poche occasioni in cui è stata attuata una procedura selettiva di evidenza pubblica”.

Inoltre sull’esosità del compenso – sottolineata sia da opposizione sia da maggioranza – il capogruppo spiega che si tratta di un “normale contratto co.co.co giornalistico, part time e senza vincoli di esclusività” e Notarbartolo viene accusato di “gettare fumo negli occhi”.

Per D’Avola dunque non vi è crisi nell’Amt – lo dimostrerebbero le nuove assunzioni di 40 autisti – e la comunicazione è fondamentale: “Giustamente si vuole migliorare la comunicazione anche in vista delle nuove forme di mobilità e dell’estensione alla città metropolitana”.

Sui requisiti specifici del bando (come l’aver prestato cinque anni di servizio per la pubblica amministrazione) l’esponente dem ribatte: “Appare davvero curioso, poi, che le richieste del bando di esperienza e di un curriculum di alto livello per il professionista vengano considerati “inutili” da Notarbartolo. Chissà se farebbe lo stesso con commercialisti, avvocati, medici, ingegneri. Quanto infine alla giornalista che da parecchi anni ormai si occupa del marketing oltre che dell’ufficio stampa, l’Azienda ha già risposto che verrà stabilizzata in questo settore”.

“Questo intervento appare dunque – conclude D’Avola – soltanto come un modo strumentale di alzare un nuovo polverone. Evidentemente Notarbartolo continua, nonostante la nettissima presa di posizione della scorsa direzione provinciale del Pd, a sbagliare nel merito e nel metodo, assumendosi la responsabilità politica di danneggiare il partito”.