PalaSpedini: abiti e infradito per i migranti

PalaSpedini: abiti e infradito per i migranti

CATANIA – Ieri i volontari della Rete antirazzista catanese si erano recati al PalaSpedini per offrire ai 196 migranti, giunti sulle coste siciliane con l’ultimo sbarco, beni di prima necessità.

Al loro arrivo, però, gli agenti della guardia di Finanza, a presidio dell’edificio, si sono opposti negando ai volontari l’accesso alla struttura.

Non sono mancate le proteste dei volontari, ai quali i militari hanno spiegato di aver agito al fine di dare attuazione alle nuove disposizioni della prefettura, disposizioni che mirano ad evitare che i migranti, bisognosi di beni di ogni genere, si accalchino sui volontari creando possibili situazioni di lite o rissa.

I volontari della Rete antirazzista – che nei giorni scorsi avevano lanciato un appello alla città di Catania per la raccolta di abiti, scarpe, spazzolini da denti, sapone – dovranno, dunque, prendere contatto con la prefettura per regolarizzare la distribuzione dei beni raccolti.

Fortunatamente, ai migranti costretti da giorni a girare a piedi nudi e in mutande, ci aveva già pensato il Cara di Mineo (centro di accoglienza per richiedenti asilo), distribuendo abiti e infradito.