Auto rubate lanciate come arieti, indole violenta e disprezzo per le regole: minorenne finisce in comunità

Auto rubate lanciate come arieti, indole violenta e disprezzo per le regole: minorenne finisce in comunità

GELA – Eseguita dalla Polizia di Stato misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di un minorenne indagato per concorso in furto aggravato e ricettazione.

Al minore sono stati contestati sei furti a danno di attività commerciali e quattro di ricettazione di autovetture e ciclomotori, commessi a Gela tra marzo e maggio di quest anno.

I poliziotti del commissariato di Gela oggi hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica dello stesso Tribunale, nei confronti di un minorenne gelese indagato per concorso in furto aggravato e ricettazione.

Il gip ha contestato al minore sei episodi di furto in danno di attività commerciali e quattro di ricettazione di autovetture e ciclomotori, reati commessi tutti a Gela tra il mese di marzo e quello maggio del corrente anno. Le indagini sono state condotte dai poliziotti del commissariato che hanno raccolto elementi di prova che hanno consento all’autorità giudiziaria di emettere la misura restrittiva della libertà personale.

Quattro dei sei furti compiuti dal minorenne, in concorso con altri complici, sono stati commessi in danno di esercizi commerciali, utilizzando auto rubate lanciate come arieti contro le vetrate dei negozi. Le attività prese di mira sono tutte ubicate a Gela e, in particolare, nel mese di aprile un bar tabacchi nei pressi della stazione ferroviaria e un negozio di arredi in via Tevere; nel mese di maggio una rivendita di tabacchi in via Navarra Bresmes e una stazione di servizio lungo la Strada Statale 115.

Il giudice, dagli atti e dalle complesse indagini, ha desunto con certezza a carico dell’indagato responsabilità in ordine ai delitti contestati. In un caso il volto parzialmente coperto del minore è stato individuato attraverso le telecamere di videosorveglianza. Le esigenze cautelari sono state ritenute necessarie attesa la pluralità delle azioni illecite poste in essere dal minore in modo ripetuto e protratto nel tempo, con le identiche modalità, eseguite con un elevato tasso di violenza e spregiudicatezza, che hanno rivelato l’indole delinquenziale del giovane oltre che il disprezzo per le regole della civile convivenza e per i beni altrui. I poliziotti del commissariato stamattina hanno collocato il giovane presso una comunità a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Immagine di repertorio