Pd, la direzione provinciale etnea non porta il sereno

Pd, la direzione provinciale etnea non porta il sereno

CATANIA – Dopo diverso tempo il Pd provinciale etneo si è riunito, nella giornata di ieri, allo Sheraton di Aci Castello per fare il punto sullo stato di un partito profondamente spaccato al proprio interno nonostante abbia riconquistato Catania.

I dissidi recenti tra il deputato nazionale Giuseppe Berretta e il consigliere comunale Niccolò Notarbartolo con il resto del partito più filo governativo e pro Bianco sono emersi in tutta la loro durezza.

La questione dell’impiantistica pubblicitaria e l’affaire di via Manzoni sono gli ultimi due casi portati alle luci della ribalta dal consigliere “dissidente” e di certo non hanno svelenito il clima. In più il botta e risposta tra Giuseppe Berretta e i capigruppo di maggioranza sui primi mesi di amministrazione Bianco ha acuito ancor più le divisioni.

Allo Sheraton erano presenti, tra gli altri, il segretario regionale Fausto Raciti, l’onorevole Giovanni Burtone e il segretario provinciale Enzo Napoli.

Quest’ultimo era stato criticato da Berretta per il suo nuovo incarico di capo della segreteria dell’assessore regionale Li Calzi che gli avrebbe tolto tempo per il partito e contatto dal territorio.

Ci sono stati altri attacchi sul tema ma alla fine – con la contestuale uscita di scena dell’area Berretta e “civatiana” – è stato approvato il documento proposto dalla segreteria.

Permangono, però, le divisioni. Per Notarbartolo il partito è “incapace di discutere” e ha giudicato “deludente” la direzione provinciale sottolineando la mancanza di “spazi di discussione” all’interno del partito.