Operazione “Cave Canem”: 3 arrestati, si cerca un quarto uomo – NOMI

Operazione “Cave Canem”: 3 arrestati, si cerca un quarto uomo – NOMI

GELA – Questa mattina i poliziotti del commissariato di Gela hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di quattro gelesi:

  • custodia in carcere per Carmelo Ascia di 20 anni, pregiudicato;
  • custodia agli arresti domiciliari per Salvatore Perna  di 26 anni;
  • custodia agli arresti domiciliari Giuseppe Migliore di 22 anni.

È attivamente ricercato un quarto soggetto.

Ascia è indagato per tentato furto aggravato in concorso e ricettazione, perché in concorso con altri, al fine di trarne profitto si è impossessato, in più occasioni, di ciclomotori, motocicli e autovetture.

Perna è accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, perché acquistava, deteneva, e vendeva – personalmente o attraverso altri soggetti – hashish e cocaina.

Migliore dovrà rispondere per i reati di furto in concorso e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, perché, in concorso con soggetto minore, dopo essersi introdotto all’interno di un’abitazione privata, ha sottratto un armadio blindato contenente tre fucili e una pistola, nonché acquistava, deteneva, e vendeva – personalmente o attraverso altri soggetti – hashish e marjuana.

Ascia è stato catturato ad Arzachena, in Sardegna, con la collaborazione di personale di quel commissariato di pubblica sicurezza, dove il giovane si era trasferito da qualche tempo per motivi di lavoro. L’uomo è stato portato nel carcere di Sassari. Mentre Migliore è stato rintracciato a Milazzo dove personale di quel commissariato gli ha notificato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’indagine è stata avviata nell’estate del 2017 a seguito del susseguirsi di numerosi reati contro il patrimonio commessi nel territorio gelese da parte di un gruppo, riconducibile al locale quartiere Settefarine, dedito alla commissione di furti di motoveicoli, ciclomotori e parti di essi, poi assemblati su altri motoveicoli o ciclomotori. I furti erano commessi anche in garage di privati, dove erano trafugati mezzi di locomozione di qualsiasi genere; furti che apparivano premeditati e curati in ogni particolare.

Nel corso delle indagini sono state documentate numerose cessioni di sostanze stupefacenti, perlopiù hashish e marijuana, ma anche di cocaina, per le quali si è provveduto a denunciare all’autorità giudiziaria i responsabili, richiedendo l’adeguata misura cautelare.

L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, è stata supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e video, grazie alle quali si sono potuti effettuare diversi riscontri relativi ai furti di ciclomotori, ma ha anche permesso di far venire alla luce un’intensa attività di spaccio condotta da parte del gruppo di giovani e giovanissimi, con il conseguente sequestro anche di ragguardevoli quantitativi di hashish e marijuana e arresti in flagranza di soggetti indagati o vicini agli indagati.

L’attività ha permesso di fare luce su più di cento episodi delittuosi, di denunciare più di 50 persone, per 19 delle quali la Procura della Repubblica di Gela ha ritenuto di richiedere misura cautelare. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale ha ravvisato le esigenze cautelari per quattro soggetti, anche alla luce del fatto che per gli altri indagati, seppure responsabili dei reati ascritti, è stato tenuto conto dell’unicità degli addebiti formulati, della tenuità del fatto contestato e la mancanza di precedenti censure giudiziarie.

Per questi ultimi, tuttavia, proseguirà l’iter giudiziario che, verosimilmente, condurrà al processo a loro carico per i reati contestati.

Nel corso delle lunghe indagini, grazie a un’imponente copertura intercettiva e di video sorveglianze, si è proceduto a numerosi riscontri, anche con diversi arresti in flagranza: nell’aprile del 2018 con l’arresto del 28enne Luca Vincenzo Giuseppe Unterspann, per detenzione ai fini di spaccio di 75 grammi di marijuana; nel maggio del 2018 con l’arresto del 21enne Francesco Scollo, per detenzione ai fini di spaccio di 53 grammi di hashish; con l’arresto del ventottenne Emanuele Cuvato, per detenzione ai fini di spaccio di 35 grammi di marijuana e con l’arresto del ventunenne Salvatore Curvà , per detenzione ai fini di spaccio di 92 grammi di marijuana.

A questi arresti si aggiungano le numerose contestazioni, per uso personale di stupefacenti, a carico di assuntori di dette sostanze, segnalati alla Prefettura di Caltanissetta, che acquistavano le loro dosi giornaliere dagli indagati.

Immagine di repertorio