Scommesse illecite in centri scommesse abusivi: 12 persone indagate, 5 sequestri

Scommesse illecite in centri scommesse abusivi: 12 persone indagate, 5 sequestri

SIRACUSA – La Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa e in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale, hanno intercettato 8 attività commerciali dove venivano raccolte in maniera illecita scommesse su eventi sportivi.

Tutti i centri sono stati interessati dal provvedimento di sequestro. Tre di essi, uno ubicati a Canicattini Bagni e due a Siracusa, hanno immediatamente cessato le loro attività. Per questo motivo i sigilli sono stati posti solo sui cinque centri ancora attivi. Due di questi si trovano ad Avola, mentre tre nel capoluogo di provincia.

I titolari, in totale 9 persone, risultano indagati per aver gestito, in assenza di licenza di pubblica sicurezza e concessione A.A.M.S., centri scommesse a insegna “Stanleybet”, svolgendo un’attività organizzata al fine di accettare, raccogliere e favorire l’accettazione e la raccolta delle giocate che, per via telefonica o telematica, venivano accettate all’estero dalla società maltese Stanleybet Malta Limited.

Le indagini hanno evidenziato che i centri scommesse sequestrati, in primis, hanno operato senza validi titoli per l’esercizio dell’attività, quali la concessione rilasciata dall’Azienda Autonoma dei Monopoli di Stato e la licenza di pubblica sicurezza rilasciata dalla Questura di Siracusa.

In secondo luogo, operando per conto di una società di scommesse con sede a Malta, la Stanleybet Malta Limited, avrebbe raccolto su rete fisica le scommesse mediante la consegna di denaro contante da parte degli avventori e l’utilizzo di conti giochi appositi, intestati ai titolari del centro o altri soggetti, per la giocata sul server della casa madre.

La raccolta delle puntate origina un’attività illecita di intermediazione in favore del gestore estero. Il gestore sarebbe infatti legittimato a raccogliere le scommesse sul territorio nazionale soltanto a distanza, ovvero da remoto.

Nei centri scommessi indagati è stato accertato che il rapporto tra scommettitore e società maltese di raccolta non si è realizzato, con le somme che venivano confluite in conti gioco non riferibili al giocatore. Nell’attività sono coinvolte altre tre persone per aver partecipato alle attività illecite.