Rapinarono centro scommesse armati di coltello: 2 arresti – NOMI, FOTO e VIDEO

Rapinarono centro scommesse armati di coltello: 2 arresti – NOMI, FOTO e VIDEO

PACHINO – Agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Pachino hanno eseguito, nella giornata di ieri, un’ordinanza di custodia cautelare, in regime di arresti domiciliari, nei confronti di (in foto in basso da sinistra) Salvatore Cirinnà, di 23 anni, e Carmelo Cavarra, di 21 anni, entrambi di Pachino, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa.

L’ordinanza di applicazione della misura cautelare giungeva all’epilogo di una delicata attività investigativa condotta da personale del commissariato di Pachino, a seguito della rapina avvenuta in data 11 gennaio 2019, ai danni di un centro scommesse.

In particolare, la sera dell’11 gennaio, Cavarra, con il volto coperto dal cappuccio della giacca e armato di coltello, si è introdotto all’interno del centro scommesse e, dietro minaccia, si è fatto consegnare la somma di 600 euro in contanti, mentre Cirinnà è rimasto davanti l’ingresso, come “palo”.

Dopo aver ottenuto il bottino, i due malviventi si sono dati alla fuga attraverso le stradine che circondano l’esercizio commerciale, facendo perdere le proprie tracce.

Le indagini avviate dagli investigatori del commissariato di Pachino, condotte dalla Vice Questore Malandrino e coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno portato a individuare i responsabili della rapina.

In particolare, sebbene inizialmente era stata seguita un’altra pista investigativa, l’acquisizione di numerose immagini fornite dagli impianti di videosorveglianza privata, hanno consentito di concentrare le investigazioni sugli effettivi autori materiali del reato che sono stati immortalati da più telecamere lungo il tragitto.

Nello specifico, sono stati ripresi sia nelle fasi antecedenti alla rapina, quando giungevano a bordo di un’auto in uso al padre di uno dei due arrestati, ma anche, subito dopo il reato, quando sono stati immortalati intenti a correre verso l’abitazione in uso a uno dei due, e, subito dopo, mentre si sono cambiati di indumenti per evitare di essere individuati.

La ricostruzione, fondata su elementi gravemente indiziari, ha portato la Procura della Repubblica a richiedere al giudice per le indagini preliminari la misura cautelare eseguita.