Catania, Caporetto in consiglio: amministrazione ancora senza maggioranza

Catania, Caporetto in consiglio: amministrazione ancora senza maggioranza

CATANIA – Se il buongiorno si vede dal mattino di sicuro non è stata una bella giornata per il sindaco. Stamattina Enzo Bianco era come Hulk  e non si sarà di certo rasserenato dopo la seduta lampo di questa sera del consiglio comunale che ha sancito l’ennesima sconfitta dell’amministrazione che non è riuscita ad approvare il regolamento per la gestione delle spese di rappresentanza.

Già alcuni mesi fa il regolamento non era stato approvato e in questa seduta si sarebbe dovuta tastare la forza numerica della maggioranza per portare il risultato a casa. Lo stesso sindaco teneva molto al regolamento e aveva allertato i suoi esortandoli alla presenza in aula ma così non è stato.

La maggioranza, infatti, non ha raggiunto i 23 voti previsti per l’approvazione viste le diverse assenze assortite tra i vari gruppi e adesso il regolamento non potrà essere ripresentato ma dovrà passare nuovamente dalle commissioni.

Fino all’ultimo gli smartphone dei vari consiglieri di maggioranza assenti hanno squillato per fare in modo di “trascinarli” in aula e votare ma alla fine i voti favorevoli sono stati soltanto 19. Una vera e propria Caporetto per l’amministrazione comunale.

Dopo le proteste di ieri sera all’interno dell’aula consiliare una delegazione di commercianti di via Gabriele D’Annunzio che voleva partecipare ai lavori del consiglio è stata inizialmente bloccata dai vigili urbani.

Questa mattina molti esercenti hanno protestato contro la decisione di rendere definitivi gli spartitraffico tra via D’Annunzio e corso delle Province e quando hanno visto gli operai del Comune li hanno bloccati.

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Come spiega Giancarlo Tropea, esercente della zona con gli spartitraffico della discordia, si tratta di “un’opera che non funziona e che danneggia il commercio”.

“Questa nuova viabilità – conclude Tropea – danneggia tutti e il lavoro è crollato”.

A rincarare la dose di critiche vi sono Luca Sangiorgio, vice coordinatore cittadino di Forza Italia, ed Erio Buceti, consigliere della IV Municipalità di Catania e coordinatore comunale di Avanguardia, che affermano: “Purtroppo per i catanesi alcune decisioni sballate enormi problemi stanno arrecando alla città, invece l’ostinazione di Bianco & co. è tale da lambire l’autolesionismo”.

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“Mi riferisco – spiega Sangiorgio – in particolar modo al fatto che oggi sono iniziati i lavori di installazione degli spartitraffico in cemento all’incrocio tra via Gabriele D’Annunzio e Corso delle Province. L’amministrazione Bianco si mostra ancora una volta sorda alle richieste dei cittadini e, soprattutto, nel caso in questione, dei commercianti della zona che alla perdurante crisi devono sommare le ‘scelleratezze circolatorie’ di Bianco che hanno già causato nella zona la chiusura di due esercizi commerciali abbandonati dai clienti che preferiscono evitare l’ingorgo stradale di Corso delle Province”.

“Nessuno voleva tale inversione – conclude Sangiorgio –  del senso di marcia in quell’incrocio e tutti lo hanno caldamente manifestato, in tutti i modi possibili, evidenziando concretamente gli effetti deleteri che avrebbe causato. Oggi la conferma che le esigenze e le richieste della cittadinanza per la nostra cara amministrazione sono parole che da un orecchio entrano e dall’altro escono. Il tutto, con buona pace del Consiglio di Quartiere, anch’esso contrario all’intervento e di quanto assicurato a Confcommercio in merito alla volontà di concertare insieme come eseguire i lavori”.

La reazione del Comune è veemente. Per l’assessore alla Viabilità Saro D’Agata quanto accaduto stamattina in corso delle Province è “inaudito”.

“Nonostante l’accordo – spiega l’assessore – sancito con Confcommercio all’inizio di dicembre e che veniva pienamente incontro alle richieste dei commercianti come sottolineato anche nel comunicato congiunto firmato dal presidente provinciale Riccardo Galimberti e da quello cittadino Giovanni Saguto. Ricordiamo tra l’altro come sia illegale bloccare un cantiere. Com’è ovvio l’amministrazione andrà avanti programma concordato con i rappresentati dei commercianti”.

“L’accordo – conclude D’Agata –  prevedeva che, in gennaio, sarebbero poi stati installati dei nuovi cordoli in muratura che consentissero un arredo a verde”.