L’Unione Europea scende in campo per la digitalizzazione 4.0

L’Unione Europea scende in campo per la digitalizzazione 4.0

Oggi il processo di transizione digitale a livello mondiale è veloce e l’Unione Europea deve stare al passo con i tempi, per non rischiare di perdere terreno e posizionarsi come fanalino di coda nel campo delle evoluzioni tecnologiche che puntano ormai a un’industria 4.0.

L’Italia non è da meno rispetto agli altri Paesi nel campo della digitalizzazione, un esempio ne è il processo di fatturazione elettronica ormai obbligatorio, che consente di emettere e inviare le fatture online, grazie al sistema messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, e alla nascita di alcuni innovativi software come Fatture in Cloud, che integra il processo di fatturazione all’interno di un ecosistema di gestione completo, e in grado di dare una sterzata in fatto di produttività e gestione amministrativa dell’azienda.

Sono in gioco investimenti da 50 miliardi di euro per la digitalizzazione delle imprese europee, soprattutto per start up e PMI. L’obiettivo è il raggiungimento di un’industria automatizzata, che faccia del digitale il proprio pane quotidiano, puntando tutto sulle evoluzioni tecnologiche.

A tal proposito, nel 2016 la Commissione UE ha già lanciato il progetto “Digitalizzazione dell’industria europea”, promosso da Confesercenti, che prosegue appunto nella direzione dell’industria 4.0.

La parola chiave è innovazione e l’Unione Europea sta lavorando quotidianamente in questa direzione. La Corte dei Conti europea ha infatti avviato un audit per verificare il contributo concreto che da Bruxelles sta giungendo ai diversi Stati membri, in relazione al processo di digitalizzazione delle proprie industrie.

La Corte dei Conti auspica un netto miglioramento della situazione europea entro il 2025 e si ripromette di esaminare entro il 2020 i progetti di digitalizzazione proposti, per redigere una relazione finale a conclusione dell’audit. Nei prossimi anni, quindi, la tecnologia digitale diventerà oggetto di ordinaria amministrazione nelle imprese di tutta Europa, in particolar modo nelle Pmi, che ne rappresentano il 99%.

Qual è la finalità dell’industria 4.0? La meta è la completa connessione tra persone, cose e processi in tempo reale, producendo in maniera più veloce ed efficiente. Gli investimenti da fare sono di certo ingenti e non in tutti i settori le imprese si stanno dimostrando pronte a scendere in campo nel processo di digitalizzazione.

Tra l’altro, spesso mancano proprio le risorse e i mezzi a disposizione degli addetti ai lavori, per cui le imprese si trovano abbandonate a se stesse e necessitano di un cospicuo aiuto da parte dell’Unione Europea per far fronte al meglio alla sfida della transizione digitale che è in corso.

 

 

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