Divorzio: il caso Berlusconi fa tremare le donne?

Divorzio: il caso Berlusconi fa tremare le donne?

Settembre si è aperto con una domanda che sembra un ritornello: ma allora, l’assegno divorzile è dovuto o no alle ex mogli? Dubbio suscitato dal clamore mediatico per la recente sentenza del 30 agosto n. 21926/2019 con cui la Corte di Cassazione ha negato l’assegno divorzile a Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi.

Gli Ermellini hanno infatti rigettato il ricorso di Miriam Bartolini (vero nome di Veronica Lario) e confermato la precedente sentenza della Corte di Appello di Milano n. 4793/2017, con cui le era già stato escluso un assegno divorzile. Alla base, secondo gli Ermellini, il fatto, accertato che “l’intero patrimonio” della donna fosse stato formato dal marito.

In altri termini, la circostanza che il marito avesse di fatto formato tutto il patrimonio della moglie ha comportato, alla luce dell’orientamento seguito dalla Cassazione, l’impossibilità di riconoscere il diritto ad un assegno divorzile. D’altronde, con la formazione del patrimonio della moglie si è operato di fatto il riconoscimento della funzione endofamiliare dalla stessa svolta, e le è stato consentito di affrontare la fase successiva allo scioglimento del vincolo in condizioni di assoluta agiatezza.

Né il fatto che la moglie avesse assunto “un ruolo prevalente se non esclusivo nella conduzione della vita familiare, (…) nella funzione educativa oltre che di cura ed assistenza dei figli”, “frutto della comune volontà dei coniugi di differenziazione dei ruoli all’interno del nucleo familiare”, ha inciso sullo squilibrio economico delle parti. Ciò che conta ed assume “primario rilievo (…) nell’escludere il riconoscimento del diritto all’assegno di divorzio anche alla luce del parametro composito elaborato recentemente dalle Sezioni Unite di questa Corte, è costituito dal fatto, non contestato, della formazione, dell’intero patrimonio (…) da parte dell’ex coniuge”.

Importantissima la decisione, che, certamente, apre inevitabili scenari positivi per coloro che, uomini o donne, hanno di fatto formato, durante il matrimonio, il patrimonio del proprio coniuge.