Sicurezza nelle scuole in Sicilia, il Codacons chiede di non aprire le strutture a rischio

Sicurezza nelle scuole in Sicilia, il Codacons chiede di non aprire le strutture a rischio

PALERMO – “In questi giorni appuntamento sui banchi di scuola per gli studenti di tutta la Sicilia – denuncia il Codacons -, ma rimane aperta l’emergenza sicurezza, con migliaia di istituti che continuano a rappresentare un rischio per la salute di alunni e personale scolastico. Un numero enorme di strutture scolastiche, infatti, sono a tutt’oggi fatiscenti e potenzialmente pericolose. Costruiti secondo criteri antisismici il 26,2% degli edifici scolastici presenti sul territorio siciliano (rispetto al 14,2% che è il dato nazionale), tuttavia solo sul 2,4% sono state eseguite verifiche di vulnerabilità sismica, nonostante il 98,4% siano in territori a rischio sismico. Carenti anche le indagini diagnostiche dei solai che hanno riguardato solo l’8,6%; sul 17,1% degli edifici tuttavia sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza, numeri che preoccupano ancor di più se consideriamo che nel 2018-2019 ogni tre giorni si sono registrati episodi di distacchi di intonaco e crolli all’interno di edifici scolastici”.

Il Codacons torna oggi a denunciare questo scandalo inaccettabile, ed è pronto a inviare una diffida ai sindaci e ai dirigenti scolastici, secondo quanto sottolinea l’Avvocato Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio legale regionale, chiedendo di non aprire, in occasione del nuovo anno scolastico, gli istituti a rischio che possono rappresentare un pericolo per la sicurezza di studenti e docenti. Inoltre, l’associazione, a pochi giorni dalla scadenza del bando pubblico del decreto sicurezza 2 agosto 2019, si chiede quanti Comuni Siciliani stiano utilizzando questa opportunità per mettere in sicurezza gli edifici scolastici fatiscenti.

Il Codacons invita, quindi, tutte le amministrazioni comunali che sono tenute a essere garanti della manutenzione ordinaria, straordinaria e impiantistica degli edifici scolastici, ad accedere al bando nei termini previsti (con scadenza 15 settembre). A tal fine, l’associazione, attraverso lo sportello “Sos Sicurezza Scuola”, mette a disposizione i propri tecnici esperti per fornire, negli ultimi giorni ancora utili, la consulenza necessaria per utilizzare questa importante opportunità.

Con il Decreto 2 agosto 2019 (Approvazione del modello di certificazione informatizzato da utilizzare per la richiesta di contributi per interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio) i Comuni, infatti, hanno facoltà di richiedere i contributi per uno o più interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio per un importo non superiore al limite massimo di 5 milioni di euro (per i comuni con popolazione superiore a 25mila abitanti). Riguardo alle tipologie di intervento il contributo erariale può essere richiesto solo per la realizzazione di investimenti riguardanti la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, gli investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti, e quelli di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente.

Specificatamente, gli interventi di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per quelli scolastici, e altre strutture di proprietà dell’ente, ammissibili sono: manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell’edificio a garanzia della sicurezza dell’utenza, per l’adeguamento impiantistico e antincendio e per l’accessibilità e abbattimento barriere architettoniche. Il Comune potrà comunicare con il modello A di certificazione informatizzato la richiesta di contributi per gli interventi riferiti a opere pubbliche inserite in uno strumento programmatorio.

Immagine di repertorio