Palermo, esordio al Barbera vincente: pubblico ritrovato, ultimo quarto d’ora da dimenticare

Palermo, esordio al Barbera vincente: pubblico ritrovato, ultimo quarto d’ora da dimenticare

PALERMO – Diciamo subito che l’ultimo quarto d’ora da dimenticare, con i rosa in evidente debito d’ossigeno, non ha rovinato la festa che si è celebrata ieri pomeriggio al Barbera. Lo spettacolo del pubblico, più di sedicimila spettatori presenti, e il gioco spumeggiante e concreto degli uomini di Pergolizzi durante il primo tempo danno certezza che la rinascita è possibile e che, anzi, è già cominciata.

Il risultato finale, 3-2 per i rosanero, in vantaggio per 3-0 alla fine del primo tempo per i gol di Kraja e di Ricciardo autore di una doppietta, non rende conto appieno della superiorità dimostrata dagli uomini ieri in maglia nera.

Su un campo degno di tale nome, il Palermo ha qualità e gioco degni di una categoria superiore, perlomeno finché le gambe lo sorreggono.

Uomini di esperienza come Crivello e Lancini garantiscono attenzione in difesa, giocatori dalla tecnica sopraffina come Kraja e Felici, affiancati da Martinelli e Martin, fanno del centrocampo terra fertile per fantasia, determinazione e geometrie di gioco efficaci, il fiuto del gol e la concretezza di Ricciardo costituiscono le qualità giuste di un bomber di razza.

Da evitare il rilassamento dell’ultimo quarto d’ora e da sfruttare meglio le sostituzioni in corso d’opera, considerato che ieri il San Tommaso al 13° minuto della ripresa aveva operato già quattro cambi mentre Pergolizzi ha cominciato a inserire forze fresche solo al 26° del secondo tempo.

Confortante è la considerazione che, migliorando la condizione fisica, questo Palermo potrà raggiungere livelli di rendimento inusuali per la Serie D.

In chiusura è giusto lodare i giocatori del San Tommaso, che, scesi a Palermo con poche chance di conquistare punti, non hanno mai mollato e alla fine della partita hanno omaggiato con applausi il pubblico di casa.