LAMPEDUSA – Hanno potuto finalmente mettere piede sulla terraferma i bambini, le donne incinte e altri soggetti in difficoltà presenti a bordo della Mare Jonio, la nave dell’Ong Mediterranea Saving Humans che da diverse ore attende di essere autorizzata ad attraccare in un porto sicuro.
Il trasbordo di 64 persone è avvenuto nella tarda serata di ieri tramite una motovedetta della capitaneria di porto. L’operazione non è comunque stata facile poiché alla nave è stato impedito di mettersi a riparo dal vento.
“Ventidue bambini, i loro familiari e i naufraghi più vulnerabili salvati dalla Mare Jonio sono sbarcati a Lampedusa grazie al supporto della Guardia Costiera“, scrive su Twitter Mediterranea Saving Humans.
“Ancora 34 naufraghi rimangono a bordo in balìa delle onde. Fateci sbarcare tutti“, prosegue l’Ong. Mediterranea fa inoltre sapere che “a bordo la situazione rimane precaria. Si è aggiunto al moto ondoso che non ci lascia tregua un guasto all’evaporatore e al dissalatore che ci privano di acqua corrente: siamo senza rubinetti, cucina e bagno, e rimane solo acqua in bottiglia“.
“Queste persone non possono, non devono aspettare che le loro condizioni di salute si aggravino ulteriormente per essere autorizzati a scendere“, conclude Mediterranea. Attualmente nei confronti della nave Mare Jonio è ancora in vigore il divieto di ingresso in Italia firmato nelle scorse ore dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
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