Caso Open Arms, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: indagati due siriani dopo lo sbarco a Lampedusa

Caso Open Arms, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: indagati due siriani dopo lo sbarco a Lampedusa

RAGUSA – La Polizia di Stato a seguito dell’arrivo di giorno 24 agosto di 100 migranti sbarcati precedentemente a Lampedusa (AG) nel mese di agosto in più occasioni, ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di 2 scafisti di origini siriane di 34 e 25 anni.

Secondo i testimoni sono loro che ha condotto l’imbarcazione partita dalle coste libiche. I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto e ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità e inoltre per averle sottoposte a trattamento inumano e degradante.  

I migranti dopo il loro arrivo a Lampedusa sono stati trasferiti con autobus a Pozzallo dove sono stati presi in carico ed ospitati presso l’hotspot di Pozzallo per essere visitati e identificati dalla Polizia Scientifica. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Ragusa ha avviato anche le pratiche inerenti la loro posizione in ordine alle norme sul testo unico per l’immigrazione.

Contestualmente, secondo la delega emessa dalla Procura della Repubblica di Agrigento, competente per territorio, diretta da Patronaggio, le Squadre Mobili di Ragusa e Agrigento hanno ascoltato numerosi migranti sbarcati a Lampedusa dalla nave “Open Arms”.

Il lavoro congiunto e contestuale svolto a Lampedusa e Pozzallo dagli uomini della Polizia di Stato ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di due cittadini siriani in ordine al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto il natante alternando timone e bussola. Nessun dubbio da parte dei passeggeri, i due siriani hanno preso accordi con i libici e hanno condotto la barca alternandosi tra timone, bussola e satellitare.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica Cecilia Baravelli, titolare dell’indagine, ricevuta l’informativa redatta dagli uomini della Polizia di Stato, ha emesso il decreto di fermo a carico dei due siriani, disponendo che venissero trasferiti in carcere in quanto indagati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 

Ricevuto il decreto di fermo di indiziato di delitto, gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa e Agrigento hanno eseguito la cattura dei due siriani, rispettivamente a Pozzallo (uno era già stato trasferito presso l’hotspot ibleo) e Lampedusa dove ancora si trovava l’altro scafista.

Le indagini sull’arrivo irregolare di tutti i migranti sono ancora in corso al fine di individuare gli scafisti degli altri due natanti soccorsi. Adesso gli scafisti saranno condotti davanti al giudice per le indagini preliminari per l’udienza di convalida secondo quanto richiesto dalla Procura della Repubblica di Ragusa competente per la convalida del fermo del siriano presente a Pozzallo.