Catania, “svarione comunale”. L’amministrazione: “Nessuna responsabilità dei consiglieri”

Catania, “svarione comunale”. L’amministrazione: “Nessuna responsabilità dei consiglieri”

CATANIA – L’errore milionario dell’amministrazione comunale, emerso ieri durante la seduta della commissione bilancio, rischiava di costare alle casse comunali 1 milione e 600mila euro.

Infatti l’amministrazione ha presentato una proposta di revoca in autotutela del pagamento di un debito fuori bilancio a una cooperativa aretusea a seguito di un decreto ingiuntivo ritenuto dagli uffici erroneamente esecutivo.

La delibera era stata approvata lo scorso maggio con il voto favorevole di 27 consiglieri e gli stessi avevano temuto delle possibili ricadute personali per l’errore occorso.

In una nota emanata a tarda sera, dopo che la vicenda è divenuta di dominio pubblico, il Comune ha precisato come “non vi sia alcuna responsabilità dei consiglieri comunali che approvarono l’atto. In questi casi, infatti, la responsabilità ricade su dirigenti e funzionari per aver erroneamente attestato la sussistenza di ragioni che imponevano il riconoscimento del debito”.

“In ogni caso – spiega la nota – comunque, la stessa direzione che ha proposto la delibera, per effetto dei controlli sugli atti e sui requisiti, ravvisato l’errore lo ha riconosciuto esplicitamente e a tutela dell’interesse pubblico ha proposto, come previsto in questi casi, la revoca in autotutela bloccando la liquidazione”.

Per giustificare la svista l’amministrazione ha chiarito che “nel periodo in cui erano stati approvati dal consiglio i debiti fuori bilancio, gli uffici comunali avevano redatto complessivamente un centinaio di delibere sull’argomento in poche settimane”.

Quindi un errore per troppo lavoro?

Il precedente non lascia sereni alla vigilia dell’approvazione, nella prossima seduta di martedì, di altri debiti fuori bilancio.

In ogni caso l’amministrazione valuterà le responsabilità degli uffici che hanno approntato la delibera contenente questo errore.