PATERNÒ – È partita stamattina alle 10,30 da piazza Umberto a Paternò (in provincia di Catania) il sit-in contro la violenza voluto dall’amministrazione comunale dopo il duplice delitto di Ucrìa di Ferragosto in cui hanno perso la vita due uomini, Antonino Contiguglia, 62 anni, e il nipote Fabrizio Contiguglia, 27. Ferito anche un altro parente degli uccisi, Salvatore Contiguglia.
Per quella vicenda si trova in carcere il paternese Salvatore Russo, accusato di essersi impossessato della pistola di uno degli aggressori e con quella di aver fatto fuoco nei confronti di chi era andato da lui per “dargli una lezione”.
Il sindaco di Paternò, Nino Naso, ha spiegato sulla sua pagina Facebook che la mobilitazione di piazza è stata decisa per “ribadire con determinazione che la nostra comunità è contro ogni tipo di violenza. Il giovane paternese coinvolto, stando a quanto emerso, non ha né cercato, né voluto alcuna lite con chicchessia. Ha invece semplicemente difeso come ha potuto se stesso, la sua famiglia e gli affetti più cari. La presenza dei figli, della moglie, dei nipoti, della sorella – parliamo di cinque bambini e due madri di famiglia nel luogo della colluttazione e con il pericolo evidente della loro incolumità – ha fatto scattare l’istinto di autodifesa”.
